Le linee dinamiche

Movimento e ritmo in fotografia

Linee dinamiche in fotografia

Il soggetto o alcuni elementi della composizione fotografica possono creare delle linee oblique che danno luogo ad un senso di dinamismo inaspettato. La ripetizione di elementi simili dà luogo ad un ritmo.

Le linee dinamiche possono essere simmetriche, dividendo con due verticali che intersecano i punti forti nella regola dei terzi, o asimmetriche.

Utilizzando queste ipotetiche linee nella composizione aumenteremo l'interesse verso determinati punti, o potremmo fare confluire lo sguardo del fruitore verso la direzione di queste linee. La foto sotto ne è un esempio: la linea della montagna innevata fa confluire il nostro sguardo verso l'albero.

Linee dinamiche in fotografia
Le composizioni con linee diagonali danno movimento alla foto e riescono a guidare l’occhio da un punto all’altro dell’immagine, trasmettendo energia.

Anche in questo caso i maestri della pittura, dal rinascimento in poi, hanno trasmesso ai fotografi un registro compositivo di indubbio valore estetico.

Linee dinamiche in fotografia

Forme geometriche presenti nella realtà

Gli schemi geometrici presenti nella realtà - come ad esempio finestre, portoni, parti di un edificio, etc. - fanno da seconda cornice al formato stesso della fotografia, che solitamente è rettangolare. In molti casi gli stessi colori delle varie forme geometriche riescono a trasmettere allo stesso tempo la descrizione di un luogo reale ma anche l’astrazione dello stesso.

Un esempio di geometrie è rappresentato dalla foto qui sotto. Una ripresa dall'alto di una persona che attraversa delle strisce pedonali.

Linee dinamiche in fotografia

La fotografia, pur rappresentando la descrizione del mondo così come ci appare, in realtà non è altro che l’astrazione della realtà.

Mentre la nostra visione è globale, quando fotografiamo dobbiamo isolare la realtà che vediamo all’interno del rettangolo dell’inquadratura - che si tratti di un mirino o del display.

L'esempio a cui tutti voi avete certamente pensato è quello del nostro fotografo italiano Franco Fontana (Modena, 9 dicembre 1933), il maestro del colore e delle geometrie, i cui vari paesaggi sono le opere più celebri e conosciute. In questo senso possiamo dire che questo fotografo, celebre per i suoi paesaggi, è contemporaneamente un fotografo astratto, nel significato etimologico del termine:

astratto [agg. e s.m. Der. del part. pass. abstractus del lat. abstrahere "tirar fuori, astrarre", comp. di ab- "fuori" e trahere "trarre"] (Cfr. dizionario Treccani).

Le fotografie di Franco Fontana, pur avendo una corrispondenza con la realtà sensibile, sembrano andare oltre quella realtà oggettiva e l'esperienza sensibile.

Ritornando al nostro discorso iniziale, è importante scattare più foto da angolazioni diverse di uno stesso soggetto. Ci accorgeremo che non sempre l’angolatura che avevamo pensato prima di scattare è quella che si dimostra più efficace nella comunicazione dell’immagine. Provare per credere. Provando e riprovando... si impara sempre molto.

Passo un sacco di tempo a guardare facce e facce e le facce sembrano raccontarmi una storia. Quando su un volto è scavata qualcosa dell’esperienza di vita, so che la foto che sto scattando rappresenta molto di più del semplice momento. So che qui c’è una storia.

Steve McCurry

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