È giunta davvero la fine delle reflex?
Solo strategie di marketing o c'è un po' di sostanza?
Non è ancora giunta la fine delle reflex. La Pentax continua a produrle. Ma gli altri grandi marchi... no. Concedetemi – nel caldo agosto 2022 – qualche fresca, leggera e spensierata considerazione su questo cambio di sistema.
La Fujifilm ha scelto subito: mirrorless APS-C e medio formato. Assolutamente niente full-frame. E assolutamente niente reflex. Poi Sony, Canon, e infine Nikon: il 13 luglio 2022 la casa nipponica ha annunciato di abbandonare la produzione di fotocamere reflex, concentrandosi sulle mirrorless – o forse sarebbe meglio dire: Nikon continuerà a supportare, fornire assistenza e produrre le fotocamere DSLR, ma non ne produrrà di nuove.
È una scelta aziendale, che si basa sulla razionale equazione costi / ricavi – oltre che sulle mosse della concorrenza, ovviamente.
Non ho mai creduto ai tanto sventolati vantaggi delle mirrorless: sono stati semplicemente degli annunci di marketing, per convincere i potenziali clienti a scegliere una mirrorless piuttosto che una reflex. Nient’altro. Quindi la scelta di produrre solo mirrorless è una scelta economica aziendale. Nulla a che fare con vantaggi e svantaggi di un sistema mirrorless rispetto ad un sistema reflex. Come con le auto. Non si producono più motori diesel. Punto e basta. Bisogna adeguarsi. O, nel caso della fotografia... scegliere la Pentax.
Ma vediamo quali sarebbero questi vantaggi delle mirrorless, per tanto tempo sventolati in video, post e social vari.
Le mirrorless, proprio per l’assenza dello specchio, sono più piccole e più leggere
Saranno anche più piccole e più leggere, ma hanno un’ergonomia davvero misera, tanto che vi vendono un battery grip o una ulteriore impugnatura, giusto che non vi cada dalle mani la fotocamera.
La Nikon Z9 (l'ammiraglia delle mirrorless) pesa 1.340 grammi (con batterie e due schede di memoria) ed ha le seguenti dimensioni: 149 x 149.5 x 90.5 mm.
L’ammiraglia Nikon D6 (reflex) pesa 1.450 (con batterie e due schede di memoria) ed ha le seguenti dimensioni: circa 160 x 163 x 92 mm.
Differenze minime, non vi sembra? Eh, ma i fotografi professionisti hanno bisogno di grip, vogliono un corpo solido, da maneggiare con facilità ma allo stesso tempo con determinazione e sicurezza... Ecco perché la Nikon Z9 non è poi tanto più piccola della D6.
Facciamo un altro esempio con una entry level. Scelgo la Nikon DF, quella in stile retrò che alla sua uscita ha suscitato qualche discussione.
Il peso della Nikon DF (reflex full-frame) è di circa 765 g con batteria e card di memoria ed ha una dimensione di circa 143.5 x 110 x 66.5 mm.
Il suo omologo mirrorless è la Nikon Z fc: pesa circa 445 grammi, ed ha le dimensioni di 134,5 x 93,5 x 43,5 mm. È più leggera, è vero, ma di sicuro non potrete non fare a meno di metterci l’impugnatura (opzionale) con estensione GR-1, “Progettata per consentire una presa più profonda”, come dice il sito Nital, alla modica cifra di 135,00 euro (apperò!). Di questo accessorio – quasi fondamentale, perché per chi ha le mani grandi o anche per chi ha mani normali, l’assenza di una comoda impugnatura è un problema non da poco – non ho trovato quanto possa pesare. Facciamo 100 grammi? Arriviamo a 765 g contro 545 g.
Sull’impugnatura un discorso analogo lo si può fare per tutti i modelli Fujifilm, ma eviterò di tediarvi. Sta di fatto che non sono 100 o 200 grammi in più a fare la differenza – se davvero fosse così... comperatevi una compatta, no? No. Perché adesso il mercato vende solo mirrorless. Ripeto: non è un discorso di quale sistema sia migliore, ma di regole di mercato. Le principali case produttrici di fotocamere – ad esclusione di Pentax – hanno scelto di tagliare il sistema reflex e di concentrarsi sulle mirrorless.
Tutti i vari discorsi “markettari” pro mirrorless sono essenzialmente cazzate e scusatemi il termine, ma è per sottolineare la logica di mercato e mettere nel giusto piano tutti i discorsi (leggi marketing) per persuadervi e convincervi a passare al sistema mirrorless e ad abbandonare quelli reflex.
Piccolo è bello?
Potrebbe essere. Forse è una delle ragioni che porta molte persone a fare un investimento su uno smartphone con fotocamera piuttosto che... su una fotocamera – anche mirrorless! Alla fine lo smartphone è anche più piccolo, compatto, leggero e comodo da portare con sé rispetto alla più piccola mirrorless disponibile sul mercato.
Ma torno alla domanda iniziale. Se è piccolo... potrebbe mancare qualcosa? Quel qualcosa, che più di tutti mi mette qualche dubbio sulle mirrorless – che ho posseduto, s’intende, due o tre modelli della Fujifilm – è proprio la mancanza della tendina dello specchio. Se io su una mirrorless decido di cambiare obiettivo... il sensore è completamente scoperto. Potrebbe facilmente prendere polvere, sabbia, o altro. Vi mettete a cambiare obiettivo in spiaggia quando spira un piacevole ma insistente venticello? Attenti alla polvere, perché senza tendina andrà direttamente sul sensore. E non è una caso che l’ammiraglia mirrorless della Nikon abbia appunto una tendina (qualcosa in più! Su una mirrorless!) che aiuti a proteggerlo. Questa tendina non c’è nei modelli inferiori, ovvio.
Ecco qui sotto la tendina proteggi sensore della Z9 (a sinistra) e la povera Z50 (a destra) senza proteggi sensore... meglio prendersi per tempo e scovare i vari tutorial sulla pulizia del sensore delle mirrorless!Gli obiettivi
Andiamo adesso ad un punto dolente delle mirrorless. Gli obiettivi. Ma perché dolente? Per il prezzo, s’intende. Ad esempio: il Nikkor Z 50 mm f/1.8 S costa circa 600,00 euro. Sì, 600. Il classico normale AF-S 50 mm f/1.8 G costava circa 150,00 euro, mentre lo stesso “normale” AF-S f/1.4 G costava circa 250,00 euro. Spero che il Nikkor Z 50 mm valga i soldi che costa! Ma converrete con me che non è proprio una cifra da amatore! O almeno bisogna proprio amarlo questo obiettivo per spendere i 5/600 euro del suo prezzo. Forse è un prezzo per una persona che si sente già un po' professionista.
È anche vero che il professionista magari si orienta verso una lente ancora migliore, ad esempio, sulla stessa focale, il modello f/1.2, il cui costo si aggira sui 2.300,00 euro circa. Ah, tra l’altro il Nikkor Z f/1.8 S pesa 415 grammi, 30 grammi in meno della Nikon Z fc! Pazzesco vero? Ma forse non è un obiettivo adatto alla Z fc, forse per queste mirrorless occorre affidarsi ai classici obiettivi da kit. Compatti, leggeri... che però costano molto di più dei corrispettivi obiettivi da kit per reflex di fascia bassa – e non sono certo luminosi.
Ad esempio, della serie Z, il 24-50 f/4-6.3 (circa 200,00 euro) o il 24-70 f/4 S (circa 520,00 euro) oppure il 50-250 f/4.5-6.3 (circa 380,00 euro). Focali simili a quelle che avevo provato quando avevo la Fujifilm. Valgono il loro prezzo, nulla di più. La focale non è certo luminosa, parte da f/4... il mio ricordo va agli economici e piccoli zoom della serie AF-D, che comunue partivano da una focale f/3.3!
Qui sotto tre obiettivi Nikkor economici della serie D: il 28-70mm f/3.5-4.5, il 35-70mm f/3.3-4.5 e il 28-105mm f/3.5-4.5. Molto più luminosi degli attuali della serie Z – che per essere più luminosi forse avrebbero dovuto essere più grandi, e quindi meno compatti.E la qualità degli obiettivi?
Non posso darvi un giudizio, non avendone provato nemmeno uno – almeno quelli di casa Nikon, mentr della Fujifilm ho provato sia le lenti più economiche che il bellissimoe qualitativamente buono puncake 27mm f/2.8.
Vi consiglio un interessante video di un fotografo (Stefano Medici) che fa una comparazione reale tra la Nikon D850 e la Nikon Z7 con gli stessi obiettivi – fate clic qui per vedere il video
Ritornando al Nikkor Z 50 mm f/1.8 S, di sicuro non è un obiettivo compatto! Almeno non quanto un Nikon AF-S 50mm f/1.8 G. E quindi ha bisogno di un corpo macchina adatto al suo peso (la Nikon Z fc pesa quasi quanto l'obiettivo) e alle sue proporzioni per avere un buon bilanciamento. Per Nital questa lente “Rappresenta il nuovo futuro per una fotografia incredibile” - è vero, ha più elementi ottici e due lamelle in più nel diaframma... ma chiedere all’oste se il vino è buono...
Quindi?
Ribadisco. Così come non si fanno più auto diesel, alla stessa maniera non si fanno più reflex. Le principali aziende, in una logica di costi / benefici hanno scelto di utilizzare le loro risorse – in parte depauperate dall'avvento degli smartphone con fotocamera – per concentrarsi solo sul mercato delle mirrorless, nella previsione futura che l'assenza di specchio e pentaprisma di queste ultime possa consentire di realizzare fotocamere più leggere (non è proprio vero) e performanti (da dimostrare) in modo da essere concorrenziali con le fotocamere degli smartphone. Potrebbe essere una scelta giusta o una scelta sbagliata. Ad ogni modo è una scelta e questa è la realtà.
E se mi inchiodassero al muro e mi chiedessero quale mirrorless comperarmi?
Sceglierei la Nikon Z fc! Perché? È bella da vedere, ci faccio la mia bella figura. È un esempio di come l’estetica vada oltre la fotografia – Fujifilm docet. Tanto sono ancora una minoranza le persone che acquistano una fotocamera conoscendo qualche base di composizione fotografica. E per chi ha uno smartphone di solito il problema proprio non si pone – basta schiacciare il bottone e fa tutto lui – miracoli della fotografia computazionale.
Conclusioni? Io per il momento mi tengo ben stretta la mia D500... una reflex di tutto rispetto! E sottolineo reflex ;-)
...magari passo a Pentax?
Cosa ancora manca
Nelle mirrorless di casa Nikon mi sono accorto che manca ancora una fotocamera che sia una via di mezzo tra l'ammiraglia e l'amatoriale.
Ricordate il mio articolo su come riconoscere una fotocamera professionale? La risposta era: le ghiere sulla parte superiore della fotocamere. Ora, se confronto vari tipi di mirrorless Nikon mi accorgo che l'unica professionale è la Z9! Non c'è una via di mezzo. Tutte le varie Z5, Z50, Z7 ecc. hanno quella ghiera amatoriale che mi fa passare la voglia di prendermi una mirrorless – eh sì, ne riparliamo, tra me e me, tra qualche anno, forse. Non dico che i modelli inferiori alla Z9 facciano brutte foto – le buone foto le fa il fotografo, non la fotocamera, ve lo ri-dico ancora una volta. Ma non avere il pulsante WB a portata di mano... mi dà sui nervi, soprattutto non mi mette voglia di fotografare.
Per non parlare poi dell'oculare! Aiuto! L'oculare quadrato / rettangolare dei modelli amateur... solo la Z9 ha un oculare che si rispetti: rotondo, professionale!
Invece la Nikon Z fc – che riprende da Df – ha nel suo DNA il gusto per la fotografia vera*, il guardare da un bell'oculare! E anche in questo caso, come nella professionale Z9, l'oculare è ancora una volta – e giustamente – tondo!
* Così è scritto sul sito della Nital:
Nikon Z fc è la fotocamera ideale per gli amanti del design e per coloro che sono desiderosi di portare la comunicazione visiva ad un livello superiore
P.S. = ma che cosa significa "portare la comunicazione visiva ad un livello superiore"? Probabilmente niente!
EFV
Però... – c'è ancora un però – quello che io vedo dal mirino di una mirrorless – EFV (Electronic view finder)... non è la realtà così come la vedo dai miei occhi! È un'immagine che passa attravverso una rielaborazione elettronica! Ci mancava solo questo per farmi passare la voglia di fotografare. Scherzo ovviamente, ma è meglio avere la consapevolezza di questa doppia illusione – la prima illusione è che l'immagine scattata sia la realtà (Cfr. R. Barthes, La camera chiara).
Non mi soffermo nemmeno sui vantaggi markettari di avere – grazie al mirino elettronico – l'immagine giustamente esposta nel piccolo monitor che sostituisce il pentaprisma – si può vedere direttamente dal mirino se l’immagine è correttamente esposta (troppo scura o troppo chiara), se ci sono delle zona bruciate o delle zone troppo chiare, ecc. E non dimenticate nemmeno che il mirino elettronico stanca molto di più la vista rispetto ad un mirino ottico. Ci sono i vantaggi e ci sono gli svantaggi. Siccome l'azienda, e il mercato, ha scelto di concentrarsi solo sulle mirrorless, gli svantaggi devono diventare vantaggi, oppure, se volete, così è. E basta. Abituatevi al mirino elettronico, o non comperatevi mirrorless.
Vi riconfermo la mia scelta: se proprio mi puntano una pistola alla tempia e mi chiedono che mirrorless voglio scegliere, rispondo una Nikon Z fc, per i motivi di cui sopra.
E concedetemi un'ultima considerazione / conclusione finale. Il mercato degli smartphone ha rubato una grandissima fetta di mercato alle fotocamere. Ma per favore, Canon, Nikon, Sony, non considerate gli smartphone come un nemico da combattere. Avete già perso in partenza. Concentratevi sulle vostre qualità. Altrimenti fate come il PD, che con la scusa di non far vincere le destre chiama con sé Calenda, Brunetta, Carfagna, rinnegando i suoi stessi valori! Dandogli così poco valore – e scusate il gioco di parole, ma è voluto – da perdersi in un'accozzaglia senza nessun senso.
E cos'hanno di così bello le fotocamere degli smartphone? Che sono piccole, che sono già nel telefono. Non ho bisogno di portarmi dietro telefono + fotocamera. Mi basta solo il telefono (che ha in sé la fotocamera). Perché dunque dovrei portare con me anche una fotocamera? Perché amo la fotografia, e non solo fare foto – a fare foto è capace anche un macaco (vedi qui).
È anche vero che non si può obbligare una persona che vuole fare delle foto ricordo durante una scampagnata con la famiglia o gli amici ad iscriversi ad un corso di fotografia! Se non fai il corso, niente foto! Assolutamente no. Dico però che uno inizia così, poi potrebbe cominciare ad amare ogni volta di più la fotografia, a porsi domande, a cercare risposte... e a quel punto magari decide di fare un corso di fotografia per migliorare le sue capacità visive e di composizione o a studiare qualcosa da autodidatta... e poi da cosa nasce cosa. Ed ecco che si compera una reflex della Pentax!
Ma chi invece non ha tempo, voglia, pazienza... perché dovrebbe acquistare una macchina fotografica quando ha già uno smartphone che – grazie alla fotografia computazionale – fa già tutto lui? Ecco il motivo per cui credo che cercare di tenere il passo agli smartphone nella fascia consumer non abbia così tanto senso. È una battaglia persa in partenza. È una mia opinione, non voglio certo essere ascoltato dai grandi marchi. E a proposito di grandi marchi... sapete cosa fa Leica? Due cose. Una che giudico un po' strana (ma per il momento è rivolta solo al mercato giapponese). L'altra già più astuta e coraggiosa. Vediamole.
Leica, con il suo Leitz Phone 1 – disponibile solo per il mercato giapponese, per ora... – ha realizzato uno smartphone "per una vera esperienza da utente di fotocamera", con sensore da 1 pollice con 20,2 megapixel e un luminoso obiettivo f/1.9. E non manca l'apporto software, visto che stiamo parlando di fotografia computazionale:
Il nostro motore software proprietario, il "Leitz Engine", offre alla fotografia smartphone il massimo nel bokeh computazionale, nella correzione del colore, nel perfezionamento dei bordi e nella più realistica riduzione del rumore.
C'è da ricordare – se proprio ce ne fosse bisogno – che un sensore da 1 pollice non è grande quanto un sensore APS-C o un Full Frame. E allora, ritornando al discorso di cui sopra, non è che una persona, una volta che ha capito che la fotografia la ama davvero, non si compra una vera fotocamera piuttosto che uno smartphone con sensore da 1 pollice? Inoltre uno smartphone è composto anche da un sistema operativo, non solo da una fotocamera, e molte persone sono legate ad un brand particolare. Comunque andiamo avanti – se mi avete seguito sin qui siete stati bravi... ma purtroppo non avete vinto niente! :-(
Gli smartphone supereranno le mirrorless?
Terushi Shimizu, Presidente e CEO di Sony Semiconductor Solutions profetiizza che nel 2024 la qualità delle fotocamere degli smartphone – unite al software computazionele – supererà la qualità delle foto delle mirrorless. La qualità dipenderà – sempre a detta di Shimizu – dalle maggiori dimensioni del sensore (vedi sopra, Leica ha già capito la lezione). Quindi la fotocamera di largo consumo sarà proprio lo smartphone. Per i professionisti invece l'impugnatura e gli obiettivi di qualità saranno ancora irrinunciabili – questo lo dico io senza paura di essere smentito.
Va bene, ne riparliammo nel 2024! :-)
La fotografia computazionale sulle mirrorless
Leica guarda avanti dicevo, ed ecco la seconda mossa, perché oltre al Leitz Phone Leica ha stretto un accordo con Light, la startup che ha prodotto la fotocamera L16:
La tecnologia di Light è una rivelazione e dimostra che diversi piccoli moduli fotografici, combinati con un software molto potente, possono produrre immagini che rivaleggiano con quelle prodotte da fotocamere che costano (e pesano) diversi ordini di grandezza in più – Dave Granna, CEO e co-fondatore di Light.
Con la Leica M11 – una fotocamera digitale a telemetro – la casa tedesca ha preso a prestito dagli smartphone la tecnologia e il software computazionale. I suoi 61 megapixel possono così essere gestiti in modo dinamico per scattare a 36 e a 18 megapixel, garantendo una notevole gamma dinamica.
Il funzionamento fluido e reattivo della M11 è ottimizzato dal potente processore Maestro III. Il suo algoritmo avanzato consente alla M11 di produrre immagini con tre diverse risoluzioni, utilizzando sempre l'intero sensore e offrendo una qualità dell'immagine digitale senza precedenti. Pronto a scattare quasi all'infinito anche con i DNG da 36 Megapixel.
Vantaggi delle reflex
- corpo ergonomico e buona impugnatura (anche senza battery grip)
- mirino ottico che permette di vedere esattamente cosa vede l'obiettivo, e non affatica la vista
- tecnologia matura con una lunga storia di sviluppo
- ampio mercato dell'usato su obiettivi e accessori
Vantaggi delle mirrorless
- l'assenza dello specchio permette di scattare in silenzio, senza nessun "clic"
- maggiore efficienza nel comparto video, con stabilizzazione interna alla fotocamera
Alcuni svantaggi delle mirrorless
- prezzi più alti rispetto alle reflex, sia per i corpi macchina sia per gli obiettivi
- in condizioni di forte luce il mirino EFV a volte non è così luminoso da permettere una buona visibilità e una buona composizione fotografica
- durata minore della batteria
Conclusioni?
Bene, siamo arrivati davvero a delle conclusioni? Assolutamente no. La risposta va cercata in un discorso in itinere, dove valgono forse di più le domande che le risposte. Ad esempio: mi piace la fotografia? Sono disposto ad acquistare una fotocamera solo per fotografare? O è meglio iniziare con la fotocamera del mio smartphone? Scelgo una compatta, una bridge, una mirrorless o una reflex? Devo infatti tener conto del costo degli obiettivi che monterò, e via di seguito...
Magari un giorno faranno una mirrorless con dentro un telefonino ;-)
Buone foto a tutti!