In estate, in riva al mare
Settate la vostra fotocamera in manuale
Certo potete fotografare anche con priorità di diaframmi, con l'autofocus, con priorità di tempi... ma il mio spassionato e passionale consiglio è: settate la vostra fotocamera in manuale. Fate tutto voi. I risultati vi premieranno anche senza ricorrere agli automatismi della fotocamera.
Ovviamente la cosa principale è quella di portarvi appresso un buon cavalletto – più o meno robusto a seconda delle circostanze – in grado di tenere la macchina ferma e immobile mentre fotografate con tempi di posa lunghi.
Le foto che vi presento qui sotto – tutte di genere paesaggistico, come dice il titolo, scattate sulla spiaggia – sono state eseguite con tempi di posa lunghi, dai 15 ai 30 secondi, e a ISO 100. Ho utilizzato come fotocamera una Nikon D7100 e come obiettivo il sempre ottimo Tokina 14-24mm F4 ATX Pro.
Ma perché settare tempi di posa e diaframmi in manuale? Perché a volte, in automatico, la fotocamera può tendere a bruciare un po' le alte luci. Ma soprattutto perché sarete voi a scegliere cosa vedere e cosa non vedere, aumentando o diminuendo le zone scure, modulando le luci secondo il vostro gusto.
Non preoccupatevi troppo del soggetto. Certo trovarsi in una splendida spiaggia tropicale, tra le scogliere della Croazia o tra le affascinanti coste del Gargano può significare partire con uno step in più, ma ricordatevi che qualsiasi soggetto – anche il più brutto – può trasformarsi in una bellissima foto – e purtroppo è vero ancche il contrario: il soggetto più bello che possiate trovare non implica un automatismo che vi regalerà una bellissima foto. Se non lavete capito non amo troppo gli automatismi, o meglio laddove si può, provo anche ad esluderli. Altrimenti perdo parte del divertimento di fare clic e vedere il risultato – prima sul display della fotocamera e poi sul più ampio monitor del mio computer. Giudicherete poi voi se le foto qui sotto possano essere annoverate tra quelle mal riuscite o ben riuscite...


L'angolo di ripresa
Posizionando il vostro cavalletto per fotografare un paesaggio notturno presterete di sicuro attenzione all'angolo di ripresa, a come cioè inquadrare quello che vi sta di fronte.
Dal punto di vista della comunicazione grazie all'angolo di ripresa posso dare degli effetti di senso all'immagine fotografica'. Una visione perfettamente frontale – come quella della foto qui sotto – non ha nulla di dinamico, e può addirittura risultare banale. La si utilizza per la fotografia descrittiva – che si tratti di paesaggio, di ritratto o di still-life. In questo caso, grazie alla prospettive del pontile che raggiunge quasi l'orizzonte, l'effetto compositivo è quello di dividere la foto in due metà – il mare e il cielo – ma di offrire comunque un certo dinamismo, un movimento che spinge l'occhio a guardare quel cartello bianco, e oltre a quello... l'orizzonte. La linea bianca è un'onda che, con i tempi di posa lunghi, diventa una striscia bianca di solo colore.

Non preoccupatevi troppo se il cielo è nuvoloso. Anzi, le nuvole, con il loro movimento e le loro forme, posso aiutarvi a creare una situazione di movimento anche in circostanze estremamente staticche. E una ripresa dal basso verso l'alto può accentuare questo dinamismo – ma con il sacrificio delle linee convergenti.


E a volte sono particolari inconsueti, apparentemente poco interessanti, che contribuiscono a disambiguare una foto e a dargli significato.
La posizione delle sedie nella foto sotto indica che il bar è chiuso, e che la vita nottura è altrove. O forse che non c'è vita notturna in questa località – un falso, ve lo assicuro, ma chi guarda la foto non può saperlo.

I colori nella notte
Rimarrete sorpresi dai colori che possono essere trovati nella notte con i tempi di posa lughi. Senza troppa fretta e cercando oggetti da inquadrare che possano avere qualcosa d'interessante dal punto di vista cromatico, riuscirete ad ottenere delle belle fotografia anche con soggetti abbastanza banali.
Camminando lungo la spiaggia ci sarò sicuramente qualche hotel o qualche edificio che presenti qualcosa di interessante. Nella foto qui sotto l'azzurro degli ombrelloni trova un simmetria cromatica nell'azzurro del cielo.

E se siete in città?
Anche in questo caso ogni luogo è sempre buono per fargli una foto. Il contrappunto tra zone illuminate artificialmente e zone buie può essere un soggetto per le vostre fotografie. Nelle due immagini qui sotto aumentando o diminuendo i tempi di posa e l'apertura del diaframma potete esperire diverse soluzioni. Nella prima foto i festoni natalizi, la luce e le statue illuminate di taglio si compaiono nell'oscuritò della notte.
Nella foto seguente, i fari della discoteca all'aperto illuminato alcune facce del pubblico e le colonne della Loggia del Capitaniato.


Fotografare di notte
...con lo Zeiss Planar 50mm F/1.4
Fotografia è scrivere con la luce, e questo si può fare anche quando la luce è poca, come di notte. Basta recarsi in città per trovare lampioni, insegne e luci di negozi accese, per riuscire a rubare qualche suggestivo scatto notturno.
Anche gli obiettivi più blasonati, dai Nikon, ai Tamron, ai Sigma della serie Art, possono avere qualche problema di autofocus quando la luce è scarsa. È per questo - ma non solo - che ho scelto di utilizzare lo Zeiss Planar 50mm per alcuni scatti notturni a Vicenza.
Come settare la nostra fotocamera per ottenere le migliori foto anche di notte? Dipende da cosa vogliamo fotografare.
Se il nostro intento è quello di catturare primi piani di nostri amici seduti al bar, allora dovremmo alzare gli ISO - 800 Iso o anche di più, dipende dalla nostra fotocamera - aprire la focale a 2.8 e, perché no, utilizzare il flash della fotocamera o un flash esterno. Vogliamo catturare il movimento, non vogliamo foto mosse, e i tempi di scatto dovranno aggirarsi attorno a 1/250". Non ci servirà il cavalletto, perché vogliamo catturare l'attimo piùù significativo.
Se invece vogliamo catturare scene urbane nel contesto architettonico, forse non ci interessa più di tanto catturare il movimento, quanto catturare in modo nitido luci e architetture della notte.
Fondamentale risulta disporre di un cavalletto, meglio se leggero e dotato di sgancio rapido.
Per questo genere di fotografia notturna vi consiglio di settare la vostra fotocamera in modalità Manuale (M sulla ghiera Nikon) in modo da poter cambiare a proprio piacimento apertura del diaframmma e tempo di esposizione.
Con tempi di scatto che possono arrivare fino a qualche secondo, il cavalletto (tripode) diventa fondamentale per non avere foto mosse. La messa a fuoco, come ho detto più sopra, fatela in manuale - vi eviterete tutti quei problemi di mancata messa a fuoco automatica, che in condizioni di scarsa luce sono molto probabili. Divertitevi a provare a variare il tempo di scatto e vedere la vostra foto acquistare in luminosità, o spegnere tutti i toni per catturare solo qualche fonte luminosa proveniente dalle varie insegne, o dalle luminarie, sempre presenti nelle città.
Fotografare di notte non è solo un buon esercizio per provare le proprie capacità tecniche ed artistiche, ma una esperienza che vi arricchirà e vi divertirà.

Fotografare... allo sbaraglio?
Prima della vostra usccita fotografica sarebbe opportuno avere già in mente dove andare e che situazioni si incontreranno. Arriverete nelle vostre location già preparati, sia con la vostra attrezzatura tecnica, sia con l'idea di quello che si vuole fotografare - quindi cosa fotografare e come fotografare. Non preoccupatevi che per improvvisare ...c'è sempre tempo.
Tempi di posa lunghi
Ho già affrontato in un articolo dedicato i tempi di posa lunghi. Nelle fotografia notturna in contesto urbano, essi possono venirci in aiuto principalmente per due ragioni: catturare la maggior luce possibile, anche se questa è scarsa; eliminare e rendere non riconoscibili le persone che possono affollare una via o una piazza cittadina.

ATTREZZATURA BASICA PER FOTOGRAFARE DI NOTTE
Fotocamera (digitale o analogica) che possa essere utilizzata in modalità manuale
Cavalletto, possibilmente con sgancio rapido
Opzionale: scatto remoto