La fotocamera dell’iPhone XS

Il comparto fotografico degli iPhone è sempre di ottimo livello e ci restituisce foto che, in condizioni ottimali, sono belle da vedere e belle anche da stampare. Non si tratta per Apple di puntare su singole caratteristiche – non solo! – ma di essere arrivati ad un prodotto che, per quanto continuamente in evoluzione, vuole offrire un’esperienza complessiva di “buona foto”, cioè una foto che eccelle non solo per nitidezza ma anche per fedeltà del colore, contrasto e tonalità.
Sull’iPhone XS il sensore è stato ridimensionato del 30% in più rispetto ai modelli precedenti, ed anche i pixel sarebbero più grandi. Il sensore è di 1/2.55". Quindi? Pixel e sensore catturano più luce, permettendo così foto più definite e con “maggiori informazioni”, che vengono poi processate su lato software – ad esempio utilizzando la nuova tecnologia Smart HDR che unisce più foto per ottenere un’unica fotografia decisamente migliore.
Caratteristiche
- Doppia fotocamera da 12MP (grandangolo ƒ/1.8 e teleobiettivo ƒ/2.4
- Zoom ottico 2x
- Modalità Ritratto con effetto bokeh avanzato e Controllo profondità
- Illuminazione ritratto con cinque effetti (naturale, set fotografico, contouring, teatro, teatro b/n)
- Doppia stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS)
- Obiettivo a sei elementi
- Flash True Tone quad-LED con Slow Sync
- Rivestimento dell’obiettivo in cristallo di zaffiro
- Sensore BSI (backside illumination)
- Filtro IR ibrido
- Smart HDR per le foto
- Foto e Live Photos ad ampia gamma cromatica
- Mappatura locale dei toni
- Correzione occhi rossi migliorata
- Controllo esposizione
- Stabilizzazione automatica dell’immagine
- Modalità scatto in sequenza
- Timer autoscatto
- Geotagging delle foto
Non ci soffermiamo su altri tecnicismi perché è la stessa Apple a non voler rilevare i suoi segreti – per non regalare nulla alla concorrenza. La casa di Cupertino, senza troppo sbilanciarsi, così si esprime:
Più dettagli, anche con meno luce. Il sensore della fotocamera ha pixel più grandi per catturare più luce, e più profondi per una maggiore fedeltà delle immagini.
Alcune foto scattate con iPhone XS
iPhone XS dispone di un grandangolo e di un teleobiettivo. Non dispone di una lente grandangolare, ma già utilizzando il grandangolo possiamo vedere una convergenza delle linee prospettiche abbastanza accentuata. Notate le statue sulla sinistra, lungo il viale, o la chiesa (Aracoeli vecchia) sulla destra. Vedete come le linee non siano dritte, ma tendano a sbilanciarsi convergendo in un ipotetico punto in alto? Foto come queste vengono subito scartate da qualsiasi agenzia seria.

Nella seconda foto, stesso soggetto, ho attivato il teleobiettivo ottico 2x. La foto nell’insieme è piacevole, c’è un contrasto forse accentuato, ma nel complesso è buona. Se pensate che questa foto è stata ottenuta con un sensore veramente piccolo... tanti complimenti e tanto di cappello! Quindi, nonostante il sensore davvero piccolo, la fotografia computazionale produce accettabili e anche buoni risultati (guardatevi poi la photogallery se volete).

Bokeh
Adesso vi propongo quello che la fotocamera (leggi pure webcam) non può produrre con l’obiettivo... ma può simularlo con il software. Avrete già capito che mi riferisco all’effetto bokeh (c’è pure scritto nel titolo del paragrafo!), cioè quella dolce sfumatura che permette di isolare il soggetto dallo sfondo.
La prima foto qui sotto è scattata con l’iPhone XS in modalità ritratto. Vedete a fuoco non solo il tulipano rosso ma anche la ringhiera e le scale.

Nella foto a seguire invece ho utilizzato la modalità “Ritratto”. Notate come il tulipano sia a fuoco, mentre il resto è leggermente sfocato – effetto bokeh, appunto. Ma osservate bene, e guardate l’errore! La foglia a destra del tulipano, ma anche un pezzo dello stelo del fiore risultano sfocati, e si vede chiaramente che non è un effetto naturale, ma artificiale. Del resto, se volete un effetto bokeh ammirabile e ammirevole non solo dovete acquistare una fotocamera come Dio comanda, ma anche un buon obiettivo luminoso a nove lamelle, circolari oltretutto! Lo ammette anche Oliver Schniderlbeck, senior Smartphone Technology Manager della Zeiss:
Oggi con i sensori grandi, a determinate distanze, un leggero bokeh si può ottenere, ma se vuoi avere la resa di un’ottica vera l’unica soluzione è usare un’ottica vera.

Due diverse margherite
So che il confronto è impari. Bravissimo l’iPhone XS a fare queste foto. In alcuni casi le ho anche stampate con buoni risultati. Ma appunto perché chi ama la fotografia non può accontentarsi di un iPhone o di un qualsiasi smartphone con comparto fotografico, vi propongo un confronto tra iPhone e Reflex di uno stesso soggetto: le margherite che stazionano sorridenti nel giardino di casa.
Ecco qui di seguito la foto scattata con iPhone XS. La prima è una foto d'insieme, la seconda un crop al 100%.


Ed ecco, di seguito, le foto dello stesso fiore catturate con una reflex con un Sigma 18-35mm f/1.8


Perché dovrei comperarmi una fotocamera compatta se ho già un iPhone?
E questa è la domanda! Questo è il problema, direbbe forse Shakespeare – sottolineo forse – ma sicuramente lo dicono – o lo hanno pensato e già detto – i produttori di fotocamere compatte che hanno visto la loro fetta di mercato erosa dagli smartphone.
Se non ho un’esigenza fotografica impellente lo smartphone sicuramente mi può bastare per cogliere momenti di intimità familiare, di goliardia amicale, di paesaggi mozzafiato da immortalare in uno scatto. Non ci trovo nulla di male in tutto ciò. Ovvio che su questo aspetto chi vuole vendere smartphone con comparto fotografico va a punzecchiare l’acquirente (o consumatore) promettendogli di volta in volta foto migliori grazie a:
- i) numero mastodontico di pixel (come han fatto fino a qualche anno fa);
- ii) sensore più grande (come stanno facendo adesso Leica Leitz Phone e Xiaomi);
- iii) maggior numero di lenti (ultra grandangolo, grandangolo, teleobiettivo, funzione macro ecc.);
- iv) tecnologie software avanzate (che ad esempio ti permettono di fotografare con poca luce).
Quindi tu devi solo schiacciare il pulsante, anzi no, il pulsante non c’è più. Devi solo fare tap sul cellulare, una breve pressione, come se dovessi dare un colpetto con le dita. Morale della favola: chi preferisce fotografare con cellulare potrebbe pensare ad un investimento non tanto sulla nuova tecnologia e dunque sul nuovo modello, quanto su un bel corso, anche breve, di fotografia! Ci sono tante associazioni che con una spesa contenuta offrono buoni corsi di fotografia. Oppure provate a dare una letta ai vari capitoli di questo portale dedicato alla tecnica fotografica. Sicuramente dopo che avrete appreso qualche base farete sicuramente foto migliori! Ma non esagerate, mi raccomando, altrimenti vi troverete a combattere con il desiderio impellente di comperarvi una reflex o una mirrorless.
Con tanta simpatia, ma soprattutto... buone foto a tutti!