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Tempi di posa lunghi con iPhone
Basta fare clic...
giugno 2024
La premessa d’obbligo è che il sensore dell’iPhone è molto piccolo, ma grazie alla fotografia computazionale – chiamatela anche AI se vi piace – riesce a vincere in termini di qualità sugli stessi sensori montati su quelle fotocamere compatte che una volta dominavano quel settore di mercato rivolto a quanti volevano un mezzo piccolo e tascabile per catturare i loro ricordi.
Un concetto che stava alla base anche della commercializzazione al prezzo di un dollaro, nel 1900, della Kodak Browie e cioè: dare a tutti la possibilità di fotografare. La Kodak Browie – di cui vennero commercializzati vari nuovi e sempre migliori esemplari nel 1902, nel 1930, 1938 e 1957 – ha espresso agli albori della fotografia lo stesso concetto che ritroviamo oggi nelle fotocamere degli smartphone: dare a tutti la possibilità di scattare foto... ma con un semplice clic.
E se oltre alla foto si riuscisse a permettere alle persone di fare delle foto anche con tempi di posa lunghi? Ebbene sì, si è fatto anche questo. L’utente potrà così gioire sulle sue nuove foto con tempi di esposizione lunghi senza la necessità di ricorrere a costosa attrezzatura o complesse configurazioni. Elogio della semplicità... un concetto chiave anche – e soprattutto? – in logica commerciale.
Inizio con il mostrarvi qui sotto una foto realizzata con tempi di esposizione lunghi con il mio iPhone.
Anche in questo caso – come in tutta la fotografia computazionale – l’utente non deve far altro che fare clic sul pulsante di scatto, senza troppo preoccuparsi di esposizione, iso, addirittura di avere uno stativo (cavalletto o tripod) per tenere il più possibile ferma la fotocamera – lo smartphone, pardon.
Il tentativo è duplice: fare in modo che per l’utente realizzare una foto sia la cosa più semplice al mondo e offrire uno strumento che avvicini la sua foto a quella di un professionista – ma qui non basta una conoscenza tecnica del triangolo fotografico, servono anche regole base di composizione e, ovviamente, un buon occhio fotografico, altrimenti le nostro foto saranno banalissime. Questo però è un altro discorso. Andiamo avanti dunque.
Cosa occorre?
Per fare foto con lunghe esposizioni sul proprio smartphone si possono utilizzare software di terze parti e vorrei proporvi i due che ho scelto perché li ritengo tra i migliori per il prezzo contenuto (il primo) e per la qualità e le opzioni che offrono (il secondo, ma più costoso) e che ho potuto provare personalmente. Ne esistono molti altri sul mercato, ad esempio ReeXpose, che consente di scattare foto a lunga esposizione in formato RAW.
Come si legge nella descrizione di questa App – ma il discorso vale anche per molte altre – ReeXpose riduce al minimo la differenza tra il tuo iPhone e una fotocamera DSLR. A livello commerciale lo smartphone vorrebbe eliminare questa differenza e diventare non solo antagonista delle fotocamere compatte – cosa perfettamente riuscita – ma anche delle reflex e mirrorless professionali!
Ritorniamo a noi. Le App che sottopongo alla vostra attenzione sono Spectre Camera e ReeHeld.
Il primo, come vi dicevo, ha un costo irrisorio e offre una buona qualità fotografica. Si possono scattare foto con tempi di esposizione di 3 secondi – con la demo gratuita – o estendere il tempo di esposizione fino a 30 secondi con la versione a pagamento. Il software offre una stabilizzazione che permette di scattare anche senza cavalletto – ma con mano abbastanza ferma. Ecco qui sotto alcune fotografie realizzate con iPhone 12 e Spectre Camera.
Il secondo programma – ma ce ne sono tanti altri, basta fare una ricerca nello store delle App – si chiama ReeHeld e viene commercializzato nella versione Normale o nella versione Bundle. Il costo sale ma offre la possibilità di fare foto con esposizione lunga da 1a 30 secondi, di utilizzare il formato RAW – per chi possiede smartphone che lo permettano, di avere una stabilizzazione. La versione demo che ho provato mi ha permesso di scattare solo una serie di foto, dopodiché non mi lasciava più questa possibilità e mi suggeriva di acquistare una delle due opzioni.
Nonostante le poche foto fatte mi sento comunque di consigliarvi questo software che ha più opzioni rispetto al primo – ma costa qualcosina in più. Nota a parte: questa App offre nel proprio sito web – reeflexstore.com – molte lenti aggiuntive, filtri ed accessori per gli smartphone, appunto per poter essere più competitivi con le fotocamere professionali. L’intento principale rimane legato, come scritto più sopra, alla semplicità e facilità dello scatto e così si legge sulla descrizione della App:
ReeHeld è estremamente facile da usare, con un'interfaccia semplice e intuitiva che ti consente di regolare rapidamente il tempo di esposizione e la messa a fuoco per ottenere lo scatto perfetto. Con ReeHeld, puoi scatenare la tua creatività e catturare splendide foto a lunga esposizione di paesaggi, città, cascate e molto altro.
Conclusioni
Vale la pena acquistare questi software per fare foto con esposizioni lunghe?
- – Se siete soddisfatti dalla qualità del sensore della fotocamera del vostro smartphone;
- – se non volete dedicarvi allo studio delle tecniche fotografiche per personalizzare ancor di più le vostre foto;
- – se non volete portare con voi uno stativo;
- – se volete semplicemente divertirvi e non vi interessa avere una conoscenza approfondita delle tecniche fotografiche;
Allora sì, probabilmente vale la pena acquistare uno di questi software.
Se invece
- – volete avere un controllo maggiore della vostra fotocamera;
- – volete una qualità d’immagine migliore, offerta da un sensore più grande;
- – sentite che vi piace la fotografia e volete dedicarci più tempo;
Allora no, non conviene. Provate la versione gratuita e poi utilizzate il vostro budget economico per acquistare una fotocamera – anche usata – che vi permetta di configurare manualmente Iso, tempi di posa, apertura del diaframma. E buone foto!
Un sistema manuale
C’è anche un modo di scattare foto con lunga esposizione utilizzando la funzione Live e in seguito modificandola con gli effetti. Ve lo indico qui sotto, ma è un sistema già troppo complesso per la regola che avevamo visto all’inizio di questo scritto – fotografia semplice, punta e scatta, poche conoscenze fotografiche, nessuna attrezzatura extra (stativo).
- Apri l’app Fotocamera
- Attiva Live Photo (il simbolo con cerchi concentrici nella parte superiore dello schermo)
- Imposta l'autoscatto (un simbolo a forma di sveglia a destra di Live Photo) a 3-10 secondi
- Posiziona il tuo iPhone su un treppiede e inquadra il tuo scatto
- Tocca il tasto di scatto per scattare una Live Photo
- Apri l'app Foto e cerca la foto
- Scorri verso l'alto per visualizzare gli effetti
- Scorri verso sinistra fino a visualizzare l'effetto "Lunga esposizione". Toccalo per creare la tua foto a esposizione lunga
Qui sotto, in successione, le impostazioni dei punti 2 e 3 e l'effetto "Lunga esposizione" che permette di ottenere una foto dai singoli scatti fatti in Live Photo.
Ecco una foto realizzata con la tecnica manuale spiegata più sopra. Nei fili d'erba in primo piano a sinistra vedete come sia uscito del mosso. La superficie dell'acqua, che in realtà era mossa da un debole venticello, è venuta perfettamente piatta.
Spectre Camera Pro
Alla fine, per la modica cifra di 6 euro (5,99 per la preccisione), ho acquistato la versione Pro che permette di regolare il tempo di esposizione fino a 30 secondi. Ecco qui sotto un esempio di scatto eseguito con Spectre su iPhone 12.
Fin troppo facile da usare, perché la logica è quella del “punta e scatta”. L’unica cosa che necessita di essere personalizzata è il tempo di scatto, che può variare da 3, a 5, a 9, a 15, per finire a 30 secondi. Non sono ammessi valori intermedi, come potrebbe essere un 21 secondi. L’altro parametro che può essere modificato è l’esposizione, indicato con l’icona della lampadina.
Tutto il resto viene calcolato dal computer – sì, ricordiamolo, l’iPhone è alla fine un piccolo computer, un processore con neural engine che dà vita alla fotografia computazionale. Quindi: regolo il tempo di scatto e premo il pulsante di scatto. Basta. La foto viene elaborata e presentata nel piccolo monitor.
La qualità dell’immagine è a livelli molto buoni, soprattutto nella resa “setosa” delle acque – siano esse di un fiume, di una fontana, o di piccole cascate. Guardate le foto che ho fatto per avere un’idea della qualità dell’immagine.
Per quanto riguarda le scie di luce, invece, le trovo non ai migliori livelli. Nella foto che segue potete vedere un esempio. Le scie risultano come “spezzettate” invece che fluide e nel complesso l'immagine non è piacevole. Questo effetto lo si può vedere anche nello foto realizzate con tempi lunghi per oggetti in movimento come automobili o treni. Probabilmente il software unisce i vari scatti ma il risultato non è come quello prodotto da una reflex o da una mirrorless.
Si aggiunga anche il fatto che il tempo di esposizione non si può cambiare a piacere, ad esempio non posso impostare un secondo di esposizione, ma sono limitato a 3, 5, 9, 15 o 30 secondi. Diventa così difficile e a volte impossibile realizzare certi tipi di foto. Per farvi un altro esempio, ho provato a fare alcune foto con questo software in stazione e per ottenere l'effetto che desideravo ho dovuto trovare il treno che andasse a una certa velocità. Capite che in questi casi non fotografo in autonomia ma influenzato dalla velocità del treno: se va troppo forte non riesco a cogliere nella foto la scia del treno che passa.
Nelle due foto seguenti potete vedere le foto di un treno che sta partendo con tempo di esposizione di 3 secondi. Nelle due foto il treno va a due diverse velocità - piuù lenta nella prima foto, più veloce nella seconda.
Differenze con le fotocamere digitali
Per scattare utilizzando tempi di posa lunghi, con le reflex o le mirrorless, è necessario in condizioni di luce diurna munirsi di un filtro ND, altrimenti le fotografie risulterebbero bruciate dalla troppa luce. E questo è una differenza che mi ha stupito: come il software dell’iPhone sia in grado di ottenere una bella foto con tempi di esposizione di 15 o 30” anche in pieno giorno.
L’altra cosa davvero notevole è la stabilizzazione. In alcune condizioni, per tempi di esposizione di 15 o 30” è necessario munirsi di un tripode oppure appoggiare l’iPhone su un supporto stabile, mantenendo lo smartphone fermo, ma nei casi di tempi più brevi come 3, 5 o 9”, si può tranquillamente scattare a mano libera.
Questo software promette e mantiene la sua promessa: dare la possibilità i scattare con tempi lunghi anche a chi non sa nemmeno cosa sia – non dico l’apertura del diaframma – ma il tempo di scatto stesso! Incredibile vero? Eppure è così.