Messa a fuoco automatica e manuale

Due diversi modi di fermare la realtà

Messa a fuoco manuale e automatica

Se volete avvicinarvi alla fotografia con intento professionale vi consiglio vivamente una fotocamera che vi permetta di settare tutti i parametri di scatto anche in manuale, a seconda delle esigenze del momento.

Solitamente scatto con l’autofocus a priorità di diaframmi, ma in alcuni casi utilizzo tutto in manuale.

Le reflex come le compatte attualmente in commercio offrono inoltre delle modalità di scatto a seconda delle esigenze: panorama, macro, ritratto, etc. In questo caso è la macchina fotografica ad impostare le variabili a seconda del genere fotografico. Una volta che avrete imparato le basi minime della fotografia, vi assicuro che eviterete queste impostazioni predefinite.

Quando è consigliato focheggiare in manuale?

In alcune circostanze il sistema di autofocus può trarre in inganno, e vi consiglio di mettere a fuoco in manuale. In questi casi il sistema autofocus non riesce a mettere a fuoco, oppure mette a fuoco altri oggetti rispetto al soggetto che abbiamo scelto per la nostra fotografia. Ecco alcune situazioni in cui è meglio mettere a fuoco in manuale.

  • In condizioni di poca luce. Può succedere che la fotocamera non riesca a mettere a fuoco.
  • Con oggetti brillanti o con riflessi di luce.
  • Quando si vuole fotografare al di là di elementi di primo piano (ad esempio vogliamo fotografare una libellula al di là dei fasci d’erba davanti a noi. In autofocus, la nostra fotocamera potrebbe mettere a fuoco i fasci d’erba e non la libellula.
  • Con soggetti in rapido movimento. In questi casi può essere opportuno utilizzare la distanza iperfocale.
  • Con soggetti molto piccoli, come ad esempio nella fotografia macro.

Nella foto sotto, un esempio di una messa a fuoco manuale su un ragno (Argiope fasciata) in aperta campagna. La messa a fuoco manuale mi ha permesso di mettere a fuoco velocemente la testa e l'addome del ragno.

Messa a fuoco manuale