Il Focus Stacking
Immagini con una profondità di campo eccezionalmente ampia
Il focus stacking è una tecnica fotografica che si utilizza per aumentare la distanza focale – e quindi le zone a fuoco dell’inquadratura – soprattutto nella fotografia macro, ma non solo. Potete metterla in pratica in modo efficace anche per la fotografia di still-life e per la fotografia paesaggistica.
Più in particolare il Focus Stacking è una tecnica fotografica avanzata che consente di ottenere immagini con una profondità di campo eccezionalmente ampia, particolarmente utile in situazioni in cui non è possibile ottenere una messa a fuoco completa in un singolo scatto. Questo metodo consiste nel combinare più fotografie della stessa scena, ciascuna con un punto di messa a fuoco diverso, per creare un'immagine finale nitida in ogni dettaglio.
Cosa serve per il focus stacking?
Gli strumenti necessari per realizzare il focus stacking sono:
- Fotocamera: una reflex digitale o mirrorless con modalità di messa a fuoco manuale.
- Treppiede: essenziale per mantenere stabile la composizione tra uno scatto e l'altro.
- Scatto remoto o timer: per evitare vibrazioni.
- Software di post-produzione: per unire le immagini. Negli esempi che vi mostrerò di seguito ho utilizzato il Software Affinity Photo che contiene un ulteriore software per combinare le immagini – richiamabile dal menu alla voce “Unione fuoco”.
Tecniche fotografiche
La fotografia è un modo di sentire, di toccare, di amare. Ciò che hai catturato nella foto viene catturato per sempre… Ricordi piccoli dettagli, molto tempo dopo che hai dimenticato tutto.
Aaron Siskind
Esempio 1: il veliero Victory
Nella foto che vedete qui sotto, non ho usato il focus stacking, ma un diaframma chiuso - f/14 - per avere maggiore profondità di campo. Il veliero è però disposto di tre quarti e come potete vedere alcune aree dell'immagine non sono a fuoco.
Per riuscire ad avere la maggior parte dell'immagine a fuoco ho così utilizzato il Focus Stacking, combinando insieme sei fotografie. Come potete vedere dall'immagine sotto, il soggetto – che ho poi ritoccato in modo minimo anche in post produzione - si presenta adesso a fuoco.
Esempio 2: i ciclamini
Lo stesso problema lo si può incontrare con questa composizione di ciclamini disposti in un cesto di vimini con un bel fiocco: un regalo floreale per rendere colorato l'inverno. Anche in questo caso la tecnica del Focus Stacking è stata provvidenziale per ottenere il fuoco sulla maggior parte dell'immagine. Ecco qui sotto l'immagine finale.
In questo caso ho dovuto rimediare ad un problema non infrequente quando si ricorre a questa tecnica. In una parte dell'immagine i fiori e alcune foglie avevano una sorta di alone ben visibile, che ho provveduto a togliere - e più sotto vi spiego come.
Esempio 3: l'orologio
Il problema dell'alone riscontrato sopra è più evidente - e sicuramente più disturbante - nel caso di questo orologio. Ho eseguito le fotografie per avere un'ampia area di messa a fuoco, utilizzando un obiettivo macro - il 60 mm f/2 della Tamron - che, come sapete, a distanze ravvicinate riduce di molto l'area a fuoco. Il problema è che mentre scattavo le sette foto per utilizzare la tecnica del Focus Stacking... le lancette andavano avanti! Certo potevo fermare l'orologio, ma mi sembrava più didatticamente utile lasciare che misurassero il tempo. Guardate qui sotto il risultato finale... con troppe lancette sul quadrante!
Fortunatamente Affinity Photo permette di risolvere - anche molto velocemente - questa situazione. La cosa che ho fatto è quella di individuare tra i vari livelli che vedere a destra, quello dove le lancette erano a fuoco - per fare questo si clicca sull'icona dell'occhio sul pannello in basso a sinistra. Una volta individuato il livello giusto, si deseleziona l'occhio e con il timbro clone si vanno a togliere le lancette in più! Semplice vero?! Nella foto qui sotto potete vedere - ho messo le frecce per indicarvelo meglio - il livello di messa a fuoco corretta delle lancette e il simbolo dell'occhio selezionato, che fa sì che tutti gli altri livelli vengano momentaneamente nascosti. In questo modo si ha la certezza che si tratti del livello giusto dove poi interverremo usando i potenti strumenti di Affinity Photo per eliminare le lancette inutili. Con un po' di pazienza e precisione ho ottenuto la foto che vedete qui sotto - anche questa leggermente rielaborata in post produzione.
Come potete vedere la maggior parte dell'orologio è perfettamente a fuoco. Grazie alla tecnica del Focus Stacking, perfetta per situazioni di still-life con oggetti non particolarmente grandi, se non addirittura troppo piccoli.
Esempio 4: il Focus Stacking nella foto di paesaggio
Come avevo accennato all'inizio il focus stacking può essere utilizzato anche per il paesaggio. Forse qui possiamo trovare maggiori problemi, come foglie o rami che si muovono, o persone che passano. Ne è un esempio la foto qui sotto. Ho voluto mettere a fuoco sia la foglia in primo piano, che la palizzata che prosegue lungo la strada sterrata. Come potete vedere qui abbiamo l'effetto alone nella palizzata - che avevamo visto già nella foto dei ciclamini - sia un effetto fantasma dato dal passaggio delle persone. Anche in questo caso ho individuato il livello corretto del fuoco e ho poi provveduto a togliere sia l'alone sulla palizzata, sia le persone.
Ecco il risultato finale nella foto qui sotto. In questo caso ho utilizzato solo tre foto, ma ne avrei dovute utilizzare almeno cinque per ottenere un maggior campo di aree a fuoco.
Altri esempi di Focus Stacking che potete mettere in pratica voi stessi
Macrofotografia: ritratto di un insetto
Volete immortalare una coccinella.
Sfida: a distanza ravvicinata, la profondità di campo è estremamente ridotta, rendendo nitidi solo piccoli dettagli, come gli occhi o una parte del guscio.
Soluzione: usando il focus stacking, scatta una serie di immagini, mettendo a fuoco progressivamente dalla punta delle antenne al bordo del guscio. Il software combina gli scatti per creare un'immagine dettagliata dell’intero insetto.
Fotografia di paesaggio: lago e montagne
Un'immagine di un lago con rocce in primo piano e montagne sullo sfondo.
Sfida: anche con un'apertura come f/16, alcune aree dell'immagine potrebbero risultare sfocate.
Soluzione: scatta una serie di foto mettendo a fuoco le rocce, il lago e infine le montagne. Il focus stacking crea un’immagine nitida in ogni dettaglio.
Fotografia di prodotto: un orologio di lusso
Durante uno shooting pubblicitario, il fotografo vuole mostrare chiaramente sia i dettagli del quadrante che il cinturino.
Sfida: la profondità di campo non è sufficiente per mantenere tutto a fuoco.
Soluzione: scatta diverse immagini cambiando il punto di messa a fuoco e utilizza il focus stacking per ottenere un'immagine accattivante e completamente nitida.
Quando NON usare il Focus Stacking
- Scene con soggetti in movimento, come persone o animali attivi, possono risultare problematiche, poiché i cambiamenti tra gli scatti rendono difficile la fusione delle immagini.
- Se l'effetto creativo richiede uno sfondo sfocato (bokeh), il focus stacking non è necessario.
Cos'altro posso dirvi? ...buon Focus Stacking a tutti voi!