Il fotoritocco

Camera oscura

Il fotoritocco è un processo creativo e tecnico che richiede una combinazione di abilità fotografiche, artistiche e software, e ha un ruolo cruciale in campi come la moda, la pubblicità, il giornalismo e la fotografia artistica.

Il fotoritocco è una tecnica antica, che veniva utilizzata anche con la fotografia analogica e lo sviluppo in camera oscura, grazie a strumenti fisici e chimici.

Prima di contiuare a parlare di fotoritocco digitale, ecco alcune analogie tra le tecniche del passato e quelle del presente.

Esposizione e luminosità

In camera oscura: durante lo sviluppo della foto, si controlla l’esposizione variando il tempo durante il quale la carta fotografica viene esposta alla luce attraverso il negativo. Per rendere alcune aree più luminose o più scure, si può coprire o scoprire parzialmente la carta (burning and dodging).

Nel digitale: con software come Photoshop o Lightroom, l’esposizione viene regolata attraverso slider o curve di luminosità. Anche le tecniche di "burning and dodging" sono replicate con strumenti che permettono di schiarire o scurire selettivamente aree specifiche dell'immagine.

Contrasto

In camera oscura: il contrasto si controllava con l'uso di filtri colorati posti tra la luce dell’ingranditore e la carta fotografica. Più alto il numero del filtro, maggiore il contrasto.

Nel digitale: il contrasto si modifica facilmente aumentando o diminuendo il valore tramite un cursore o regolando le curve tonali, che agiscono sui toni scuri e chiari.

Mascheratura e selezioni

In camera oscura: si utilizzavano maschere di cartone o altro materiale per coprire alcune aree della foto durante l’esposizione, evitando che ricevessero troppa luce o modificando solo determinate porzioni.

Nel digitale: si utilizzano strumenti di selezione, come maschere di livello, per applicare modifiche solo a determinate aree, lasciando il resto dell’immagine intatto.

Rimozione di imperfezioni

In camera oscura: polvere, graffi o altri difetti potevano essere corretti con l’uso di piccoli pennelli e sostanze chimiche, oppure ritoccando direttamente la pellicola.

Nel digitale: strumenti come il "timbro clone" o il "pennello correttivo" permettono di eliminare imperfezioni facilmente, clonando parti dell’immagine o campionando pixel vicini per riempire l'area difettosa.

Ritaglio e ridimensionamento

In camera oscura: il ritaglio si faceva fisicamente selezionando una porzione del negativo con l’ingranditore, stampando solo quella parte.

Nel digitale: il ritaglio è uno dei comandi più semplici, fatto direttamente da software, che permette di selezionare un'area e ridimensionarla con facilità.

Nitidezza

In camera oscura: la nitidezza si poteva migliorare agendo sulla messa a fuoco durante la stampa o utilizzando obiettivi con maggiore risoluzione nell’ingranditore.

Nel digitale: i software di fotoritocco permettono di agire sulla nitidezza con algoritmi che migliorano i dettagli, accentuando i bordi o riducendo la sfocatura.

Anche se la tecnologia e gli strumenti sono molto cambiati, i principi base del fotoritocco rimangono sorprendentemente simili. Il passaggio da camera oscura a software digitale ha semplicemente reso queste tecniche più accessibili e flessibili, eliminando l’aspetto fisico e chimico, ma conservando l’approccio concettuale alla manipolazione delle immagini.

Non si cerca mai la realtà per quella che è, ma si cerca di reinventarla in un modo più ideale.

Franco Fontana

TecnicaFotografica

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