Samyang 8mm f/3.5 UMC CS II

Guarda com'è tondo il mondo!

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Quando vendi un obiettivo particolare, forse all’inizio pensi: «Wow! Ho venduto l’obiettivo!». Poi, nei giorni seguenti, può venirti il dubbio se forse era meglio tenerlo. Nella maggior parte dei casi, per la mia esperienza, sei contento di averlo venduto. Ma se è un obiettivo particolare – vuoi per le sue caratteristiche fisiche/meccaniche, vuoi anche per quelle caratteristiche impalpabili, legate all’esperienza che ne hai avuto e all’emotività – allora ci ripensi. Un pò come con una bella ragazza (o ragazzo) con il quale hai avuto una conoscenza approfondita. Nel caso del Samyang fish-eye devo confessarvi che la nostalgia mi è ritornata... e quindi me lo sono ricomprato. Non la stessa versione, ma la seconda – CS II.

Gli obiettivi ad occhio di pesce sono degli obiettivi particolari. Se pensate che il mondo sia piatto, comperatevi questa lente, montatela sulla vostra fotocamera, inclinate la fotocamera... ed ecco che il piatto e malinconico mare, con la linea d’orizzonte che si perde nel cielo azzurro non sarà più una linea dritta, ma una bellissima e sinuosa curva. Ecco, il mondo e la Terra sono tondi!

Un obiettivo spassosissimo!

Il Samyang 8 mm f/3.5 – ma del resto tutti i fish-eye, a prescindere dal brand – è un obiettivo spassoso. Esatto. «Spassoso» è il termine che più mi piace per definire questa lente. Che suscita una gustosa ilarità, che svaga e diverte. In modo molto divertente catturate la realtà come non l’avevate mai vista.

Samyang 8mm f/3.5 CS II Samyang 8mm f/3.5 CS II

Ma vediamo ora in dettaglio le caratteristiche tecniche di questa lente, che non si discostano dalla versione precedente. Anzi, l’unica differenza – trascurando la decorazione rossa che corre attorno al barilotto della versione CS II – è il petalo che si può togliere, dichiarato a chiare lettere rosse sulla confezione – Hood Detachable. In questo modo, potete montare il vostro fish-eye anche su una fulll-frame, con l’effetto di una vignettatura esagerata ai bordi, così da avere la vostra immagina racchiusa in un cerchio.

Samyang 8mm f/3.5 CS II Samyang 8mm f/3.5 CS II

Con un’apertura massima di f/3.5, il Samyang 8 mm UMC Fish-Eye CS II è composto da un diaframma a 6 lamelle, 10 elementi in 7 gruppi, tra cui un elemento asferico, e il rivestimento multistrato e antiriflesso (UMC) delle lenti, per ridurre gli effetti flare e ghosting. Non aspettatevi però miracoli su questo ultimo aspetto: se puntate la lente verso la luce, gosthing e flare sono di norma in lenti ad occhio di pesce – già il Tokina 11-16 mm f/2.8 presenta questo inconveniente.

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Caratteristiche principali

  • Focale: 8 mm
  • Angolo di campo: 180°
  • Diaframma Max: f/3.5
  • Diaframma Min: f/22
  • Lamelle diaframma: 6
  • Schema ottico: 10 elementi in 7 gruppi
  • Min. distanza fuoco: 0.30 metri
  • Tropicalizzazione: No
  • Peso: 426 g (con tappo anteriore e posteriore)
  • Dimensioni: 75 x 77 mm

Costruzione e performance

Il Samyang 8 mm, per il prezzo pagato, è comunque un’ottima lente. Baionetta e parte del barilotto in metallo, ghiera in plastica, petalo in buona plastica. La sensazione è comunque di robustezza e le sue dimensioni compatte lo rendono adatto anche alle fotocamere più minute – io lo monto sulla D500, che non è esattamente una fotocaera minuta.

La messa a fuoco è manuale, ma la versione per Nikon – distinguibile dalla scritta “NI” sul barilotto – ha dei contatti elettronici che permettono di vedere quando l’immagine è a fuoco (indicata da un cerchio che vedete nel mirino in basso a sinistra) e di avere, sempre grazie al mirino, delle indicazioni sull’esposizione. Niente messa a fuoco automatica, né tantomeno riduzione delle vibrazioni, ma non è certo un problema con una lunghezza focale di 8 mm!

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Per quanto riguarda la qualità dell’immagine, il Samyang 8 mm CS II regala dei bei colori e un’immagine molto nitida al centro, un po’ meno ai bordi. In questo caso chiudete il diaframma a f/8 e la vostra foto avrà una buona nitidezza.

Il Samyang 8 mm CS II ha una nitidezza molto buona con diaframmi da f/5.6 a f/11.

Anche in una giornata grigia come quella di oggi, dove ho scattato anche sotto a una debole ma persistente pioggerella, il Samyang 8 mm mi ha regalato degli ottimi colori e un’ottima nitidezza. Ho scattato sia su treppiedi che a mano libera e quello che mi sento di consigliarvi è di portare con voi un bel tripod, robusto anche se pesante, ne vale la pena. In alternativa potete usate anche un mini tripod – capisco che girare con un pesante cavalletto può essere stancante e ingombrante ma, ripeto, ne vale la pena. Il tripod vi obbliga, in un certo senso, a riflettere e meditare sull’inquadratura e non vi spinge alla fretta. Rilassatevi dunque. Dopo aver portato un tripod di 1/2 chili per qualche chilometro, fermarsi a riposare è un piacere inaspettato ;-)

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Un’altra spassionata raccomandazione è quella di usare questo obiettivo esclusivamente in manuale, in modo da avere il completo controllo su diaframma, tempo di scatto e Iso.

La ghiera della messa a fuoco del Samyang fish-eye 8 mm è molto fluida. Ha un buon grip, merito della sua ampiezza – è alta 2 cm – e vi permette così una comoda e pratica presa. Del resto, state sicuri che con un 8 mm non avrete nemmeno il bisogno continuo di mettere a fuoco, perché potete utilizzare senza problemi l’iperfocale.

Vediamo ora alcune foto fatte con quest’occhio di pesce della Samyang – chi vorrà potrà vedere altre foto nella Galleria fotografia che ho predisposto – per capire meglio come si comporta. Partiamo dai colori. Ottimi. La foto qui sotto, scattata in una giornata non solo nuvolosa, ma anche piovosa, mostra dei bei toni e una buona saturazione.

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Ma la caratteristica principale di questo obiettivo è il suo ampio angolo di campo. Ecco allora che con uno scatto riusciamo a catturare un’intera piazza, come nel caso qui sotto. Il soggetto è Piazza dei Signori a Vicenza, con al centro la bellissima chiesa di San Vincenzo con la loggia del Palazzo del Monte di Pietà.

Samyang 8mm f/3.5 CS II

Già da questa foto potete vedere come l’orizzonte la visuale sia caratterizzata da una linea curva. Questa può essere resa meno evidente se noi scattiamo con la linea del sensore perpendicolare al piano del soggetto. Nella foto qui sotto, solo sulla parte sinistra dell’immagine si nota questa deformazione, ma per il resto la foto sembrerebbe poco deformata (chiesa di Monte Berico, Vicenza).

Samyang 8mm f/3.5 CS II

La bellezza di questo obiettivo è proprio nel voler accentuare la deformazione, per regalarci immagini quasi oniriche, direi quasi tendenti all’espressionismo, e sicuramente, per questa sua propensione nel voler stupire, al barocco. Il procedimento per ottenere questo tipo di immagini è molto semplice: basta inclinare la fotocamera verso l’alto o verso il basso, ed ecco che tutte le linee dritte diventeranno curve.

Nelle immagini seguenti alcuni esempi della deformazione ad occhio di pesce. Notate nella prima foto la curva prodotta alla ringhiera di ponte San Paolo (sempre a Vicenza), che nella realtà è perfettamente dritta.

Samyang 8mm f/3.5 CS II

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