Come utilizzare al meglio il flash
Guida all'uso del flash con la vostra fotocamera
Fotografia è scrivere con la luce, e quando la luce manca... un flash è sicuramente la soluzione ideale per le nostre scritture fotografiche.
Ma il flash è molto di più, e può essere utilizzato anche in presenza di una forte luce per attenuare le ombre create dal sole. E non solo.
Non parlerò in questo articolo del flash a comparsa presente nella maggior parte delle fotocamere compatte e bridge e in tutte le reflex e mirrorless amatoriali, ma del flash esterno, che si compera a parte.
L’utilizzo del flash implica una maggiore complessità nello scattare una foto, ma questo sacrificio è sicuramente appagato dal risultato finale. Sono infatti diversi i fattori – le variabili – a cui dobbiamo prestare attenzione nell’utilizzo del flash: tempo di esposizione, apertura del diaframma, valore degli Iso e, naturalmente, la potenza del flash.
Molti dei flash in commercio possono essere orientati in alto / basso, in diagolale, a destra / sinistra. Questo permette un orientamento specifico dell'illuminazione verso il soggetto fotografato.
Il flash in automatico: TTL
Se volete utilizzare il flash in modalità automatica, selezionerete la funzione TTL (Trough The Lens): in questa maniera il flash misurerà la luce che passa attraverso il vostro obiettivo ed emetterà l’esatta quantità di luce per ogni specifica fotografia. Le diverse case produttrici hanno elaborato sistemi TTL molto sofisticati, come le modalità I-TTL, TTL-BL, CLS (Creative Lighting System), ecc.
La potenza del flash: il numero guida
La caratteristica principale per la scelta del flash è quella della sua potenza luminosa, e questa ha il suo corrispettivo valore nel numero guida (NG). In base al numero guida possiamo distinguere flash di potenza media (fino a NG 39) e forte (maggiore di 40).
Il numero guida che troviamo indicato nel manuale del nostro flash è calcolato a ISO 100 con un obiettivo 50 mm su macchina fotografica full frame (fonte Riccardo Perini https://www.riccardoperini.it/numero-guida-flash/).
Conoscendo il numero guida del vostro Flash è possibile calcolare matematicamente il diaframma da usare secondo la formula f (diaframma) = NG / distanza dal soggetto.
Ad esempio se utilizzo un Nikon SB-700 il cui NG a 100 Iso è 28, ad una distanza dal mio soggetto di 2 metri dovrò impostare il diaframma a 28 : 2 = 14.
Nota: con i flash da studio la potenza non viene espressa in NG ma in Watt
Il flash in manuale
E veniamo all’utilizzo in manuale. Il display del flash ci aiuterà molto nel settaggio dei vari parametri per scattare la foto.
I valori principali da tenere come riferimento sono la potenza del flash, l’apertura del diaframma e la distanza rispetto al soggetto.
Più chiudo il diaframma più ho bisogno di maggior potenza del flash per ottenere lo stesso effetto di illuminazione. Alla stessa maniera più aumenta la distanza del soggetto, maggiore sarà la potenza che dovrò usare per ottenere lo stesso effetto di illuminazione.
In modalità manuale regolate la potenza del flash in base alla distanza del soggetto e all’apertura del diaframma, per evitare sovra (o sotto) esposizioni. Troverete valori che vanno da 1/1 (massima potenza) a 1/128 (minima potenza, un breve lampo di luce). Provate e riprovate, poi il meccanismo e il calcolo diventerà quasi... naturale.
Giocando su queste variabili, con il flash in modalità manuale, posso ottenere diverse variazioni di illuminazione, secondo le necessità. Ad esempio nella fotografia macro, cercando di aumentare la profondità di campo dovrò per forza di cose utilizzare un diaframma chiuso (da f/8 in poi), quindi aumenterò sicuramente la potenza del flash.
Diffusori per flash e luce riflessa
Il concetto alla base di questo paragrafo è che la luce rimbalza. Su superfici chiare la luce rimbalza tanto, mentre su superfici scure rimbalza meno perché ne viene assorbita. Con questo voglio dire che per illuminare un soggetto non è sempre consigliabile sparargli il flash in faccia. Se le superfici di sfondo, le pareti o il soffitto sono bianche, il flash può essere rivolto in alto o di lato. La luce rimbalzerà sulla parete e vi darà una schiarita soffice sulle parti più in ombra.
I diffusori funzionano con lo stesso concetto. Potete crearveli voi (anche con un fazzoletto di carta da porre davanti al flash) per vedere l’effetto prodotto. Oppure ne vendono in tantissime varianti sul mercato. Se il flash diretto può creare ombre innaturali e marcate, appiattimento dell’immagine, e riflessi su superfici vicine al soggetto, un diffusore può aiutarvi nel produrre una luce più morbida e meno invasiva. Ricordate sempre la regola che anche se usate il flash nella foto finale non deve capirsi che avete usato il flash, così che la foto sia il più naturale possibile.
L'uso di un diffusore può fare una grande differenza nella qualità delle foto, in particolare nei ritratti e nella fotografia di eventi. Ti permette di ottenere una luce più naturale e meno dura, migliorando l'aspetto complessivo delle immagini. La scelta del diffusore dipende dallo stile di fotografia, dall'attrezzatura a disposizione e dagli effetti che vuoi ottenere.
Nella foto qui sotto alcuni tra i principali tipi di diffusori per flash
Quando e dove utilizzare il flash
È vero, ammetto di preferire la luce naturale, ma in certe situazioni il flash – se non è obbligatorio – è quanto meno consigliato. Almeno se volete vendere le vostre foto, o comunque fare una bella impressione sui vostri amici e conoscenti. Andiamo con ordine:
Luoghi chiusi. Matrimoni, feste, anniversari... spesso dentro a ristoranti o lounge bar un flash di schiarita aiuta moltissimo a far risaltare i volti e a sfumare lo sfondo. In situazioni con luce alle spalle (le solite finestre o le vetrate che si affacciano sul giardino) il flash riesce a illuminare meglio il soggetto. Impostate la funzione su TTL, in questi contest non c'è molto tempo per utilizzare il flash in manuale.
Luoghi aperti. In situazioni di forte contrasto tra luci ed ombre anche in questo caso il flash funziona come luce per schiarire le ombre prodotte dalla luce solare. Non più occhi in ombra o le classiche e forti ombre prodotte dal naso! Impostate anche in questo caso la funzione TTL.
Soggetti floreali in un giardino. Anche in questo caso il flash può aiutare a togliere le ombre e a far risaltare meglio i colori. Qui, in teoria, avete più tempo per settare il flash in manuale.
Macro fotografia. Qui il flash è davvero utile perché riesce ad illuminare piccoli dettagli permettendovi anche di ottenere più profondità di campo chiudendo il diaframma. A secconda dei casi utilizzate il flash in manuale o in TTL.
In studio. Se avete un posto a casa vostra che potete allestire, anche provvisoriamente, come set fotografico, potrete sbizzarrirvi a provare tutte le possibilità creative che la sua luce vi mette a disposizione. Sia detto, fuori parentesi, che in studio potete utilizzare anche altre tipologie di illuminazione per ottenere gli effetti desiderati. Per avere il massimo controllo sull'effetto di luce che volete creare impostate il flash in manuale.
Ricordate infine che potete utilizzare il flash anche in modalità remota, e quindi metterlo lontano dalla vostra fotocamera per utilizzare angolature di luce che possono mettere meglio in risalto i particolari del vostro soggetto, si tratti di persone, oggetti, vegetali o animali.
Qualche informazione sul flash che ho usato nelle foto di esempio
Alcune caratteristiche del flash che ho utilizzato sono presenti in altri flash di marche diverse (Godox, Canon, Metz, Meike, ecc.). Io ho utilizzato il lampeggiatore Nikon SB-700, compatibile sia con il formato delle fotocamere FX che di quelle DX. Per le mie necessità è più che sufficiente – è un flash di potenza media il cui numero guida è 28 (a Iso100)/39 (a Iso200). Per le foto in studio mi avvalgo di altri sistemi di illuminazione, esistono infatti sia sistemi di illuminazione sia flash da studio: questi ultimi non sono certo a slitta e offrono una potenza luminosa nettamente superiore a quelli che si attaccano alla nostra fotocamera.
Il Nikon SB-700 ha le seguenti principali caratteristiche:
- può essere utilizzato in modalità manuale, manuale con priorità alla distanza e in TTL;
- il campo di emissione del flash va da 0,6 a 20 metri;
- sono presenti tre pattern di illuminazione (standard, uniforme e ponderato centrale);
- può funzionare in modalità wireless (ovviamente acquistando dei dispositivi di controllo remoto a parte).
È qual’è il risultato che dobbiamo ottenere con un flash esterno? Quello di realizzare una foto con il soggetto illuminato... ma senza che sia riconoscibile l’utilizzo del flash. Quindi dobbiamo evitare errori come ombre marcate o zone bruciate dalla luce.
Quello a cui dobbiamo tendere è una luce che sembri del tutto naturale – alla stessa maniera per cui quando si ritocca una foto in post produzione... il foto ritocco non deve essere notato, e quindi scoperto!
Attrezzatura
Fotografia, foto-grafia, significa scrivere con la luce. La fotografia, il cinema, conferiscono una specie di immortalità, una preminenza alle immagini e non alla vita reale.
Marshall McLuhan
Alcuni esempi di foto con uso del flash Nikon SB-700
Nella foto qui sopra ho ripreso alcuni tulipani senza l'utilizzo del flash. Ho utilizzato un obiettivo macro da 90 mm con apertura f/3.5 a Iso 200. Il soggetto era in ombra.
Nella foto sotto, invece, ho utilizzato il flash. Ho potuto chiudere di più il diaframma (a f/11) per ottenere una maggior profondità di campo. Il flash, montato direttamente sulla fotocamera, ad una distanza di circa un metro dal soggetto, ha prodotto, nonostante l'utilizzo di un piccolo diffusore una riga di luce sui petali dei tulipani. Notate inoltre come il lampeggiatore puntato sui tulipani mi abbia permesso di concentrare l'attenzione solo sui fiori, ottenendo così uno sfondo quasi nero che isola meglio il soggetto e ne fa apprezzare meglio il colore.
Nella foto successiva un particolare dei petali del tulipano, avvicinandomi ulteiormente al fiore, sempre utilizzando la luce del flash.
Nella fotografia macro il flash diventa importante per poter utilizzare un diaframma più chiuso senza problemi di micromosso. È il caso delle due foto qui sotto, dove ho impostato il diaframma a f/14.
Qui sotto un esempio di macrofotografia con il flash. Il particolare di una foglia della Drosera capensis (pianta carnivora).
Nella foto sotto un confronto per capire quanto il flash possa essere utile come per schiarire un'immagine. La foto è fatta in controsole, per cogliere le venatura dei petali del fiore. Nella foto a destra vedete come l'uso del flash sia stato utile per schiarire i petali all'ombra e rivelare meglio il colore originale del fiore.
Nella foto un altro confronto tra due foto dove è stata utilizzata la luce ambiete (proveniente da sinistra, guardando la foto) e in seguito un flash (con potenza 1/32) per schiarire la parte destra del bonsai. Tirate la tendina per vedere la differenza. Noterete sia nel vaso, che nel tronco e nelle foglie, come il flash aiuti a schiarire e a rivelare i particolari del piccolo bonsai.
Un ultimo caso che riguarda la fotografia commerciale, o fotografia di prodotto, o still-life. I questo genere di fotografia il prodotto – che deve essere venduto, particcolare non di poco conto, deve comunque – tranne alcuni rari casi – essere bene illuminato. Poche zone d'ombra. Il cliente deve poter vedere l'oggetto con l'illuminazione migliore. Nelle due foto qui sotto vedete l'immagine con luce naturale proveniente da sinistra (guardando la fotografia) e poi illuminata anche dal flash (dalla parte sinistra, in diagonale, sempre tirando la tendina).
Morale della favola: solo due righe per dire che per sapere utilizzare il flash occorre fare tanta esperienza e che, molto spesso, il flash va utilizzato insieme a luci di studio e pannelli riflettenti. Del resto, fotografia è scrivere con la luce.