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Bridge top di gamma

Le fotocamere bridge top di gamma sono una valida alternativa alle mirrorless per chi inizia da poco a fotografare con passione e per chi ancora non ha scelto un genere fotografico preferito

giugno 2022

Avvicinarsi alla fotografia per gioco, come se fosse una cosa seria? La parte finale della frase... è di Pirandello. Penso a quanti hanno iniziato a fotografare con lo smartphone e poi... hanno deciso che avevano bisogno di qualcosa di più evoluto per provare, sempre per gioco, a mettersi in discussione, a vedere quali belle foto sarebbero riusciti a fare. E a questo punto decidi che vuoi comperarti una bella fotocamera digitale.

Solitamente – ma non sempre – se domandi a chi inizia a fotografare «Che genere di fotografia vuoi fare?» ti risponderà «Un po’ di tutto... paesaggio, ritratto, street...» e chi più ne ha più ne metta. Avete notato anche voi una tale risposta? Se sì potete tranquillamente continuare a leggere.

La scelta sul mercato della macchina fotografica – ancora prima che del brand – è così ampia che si rischia di perdersi. E quindi: perché non acquistare una bella bridge? Magari di quelle evolute? Certo la spesa si aggirerà intorno ai 1.000 euro, ma non è che una compatta evoluta costi tanto di meno. Non parliamo poi delle mirrorless, che nel momento in cui cominciamo a scegliere gli obiettivi... la spesa di alza di molto!

Fotocamera bridge della Nikon

Se ci pensate bene una bridge offre un’ampia gamma di focali... e tutte nello stesso obiettivo perfettamente integrato con la fotocamera. Non dovrete né stare a cambiare ottiche (con il rischio che entri polvere nel sensore come facilmente può accadere con le mirrorless che non hanno nessuna protezione in questo senso), né dovrete porvi le angoscianti domande: «e adesso che altro obiettivo mi compero?».

Con una bridge evoluta avete la possibilità di passare dal grandangolare, al “normale” (50mm) fino al medio, lungo tele e... super tele! Il tutto stabilizzato. In un unico corpo che, se non vi sta in tasca, sicuramente vi sta nella borsa o nello zaino. O a tracolla, senza tuttavia pesarvi oltremodo.

Il sensore e la qualità dell'immagine

Il sensore di una bridge solitamente è della grandezza di un un pollice, ma è anche più piccolo (1/2.3"). Troppo poco? Se il vostro intento non è di tipo professionale, sono sicuro che può bastarvi, sia che le foto le guardiate sul vostro computer, sia che vogliate invece fare qualche stampa. Certo un sensore così piccolo ha degli svantaggi in quanto a qualità fotografica, ma questo solo se guardate poi le vostre foto con un ingrandimento al 100%. Vedrete quelle interpolazioni che potete osservare guardando una foto catturata con uno smartphone e ingrandita, anche questa, al 100% – la grandezza media del sensore di uno smartphone è di circa 1/3,2″.

Ma non disperate! Per un utilizzo conviviale la qualità delle foto scattate con le bridge, unitamente alla potente escursione focale, è comunque di buona qualità. Qui sotto alcune foto catturate con la Nikon Coolpix P950 - ringrazio photographyblog.com che ha messo a disposizione file jpg e raw da scaricare. Queste foto possono darvi un'idea più precisa della qualità d'immagine di una di queste bridge (tenete inoltre presente che la P950 ha un sensore da 1/2.3" da 16 megapixel, ma la Sony e la Panasonic enunciate più sotto hanno un sensore leggermente più grande, da 1".

Come potete vedere le foto sono di buona qualità. Nell'ultima foto, che riprende una strada in un centro urbano con focale 24 mm, ho notato un significativo effetto a botte, una visibile vignettatura (corretta poi in post produzione) e delle aberrazioni cromatiche sui rami dell'albero a sinistra.

Il costo della qualità – oppure... la qualità ha un costo

Come dicevo più sopra la caratteristica principale che contraddistigue le fotocamere bridge è quella di avere un’ottica (uno zoom, per la precisione) integrata al corpo della macchina che vi consente di passare dal grandangolo al teleobiettivo spinto senza dover cambiare ogni volta lente. Potete così dedicarvi, a vostro piacimento, a tutti i generi che desiderate: dalla street, al paesaggio, allo still-life, alla foto d’architettura, al ritratto, alla caccia fotografica (avifauna), allo sport.

Ma quanto costa tutto questo? Partiamo dai 1.000 euro in su. Può essere conveniente? Certo. Il costo di una mirrorless o di una reflex di tipo entry-level (amatoriale) non si discosta molto. E naturalmente dovete mettere poi in conto le spese per i vari obiettivi. In questo caso abbiamo i classici obiettivi in kit (dei quali non mancherà certo uno zoom tuttofare come ad esempio il Nikkor Z 24-200 mm F/4-6.3 – ad oggi, giugno 2022, costa circa 900,00 euro –, o il Fujinon XC 50-230 mm F/4.5-6.7... ecc.) o i più costosi e più professionali obiettivi luminosi, ad esempio il Fujinon XF 18-135 mm con apertura costante F/4 (dal costo di circa 900,00 euro e non poi così tanto luminoso). Non preoccupatevi che la qualità degli zoom delle bridge di ultima generazione è all’altezza anche di questi obiettivi.

La Nikon P950... per fare un esempio...

Facciamo un esempio concreto – poi più sotto troverete una sintetica descrizione di alcuni modelli di fotocamere bridge. La Nikon Coolpix P950. È una fotocamera bridge con un obiettivo 24-2000 mm (2000! Cioè uno zoom ottico 83x) con un’apertura focale da F/2.8 a F/6.5, sensore 1/2,3” da 16 megapixel, possibilità di registrare video in 4K, mirino elettronico OLED, display basculante, e può salvare i file anche in formato Raw. Ha inoltre a disposizione, sulla ghiera delle modalità di ripresa il selettore "Moon" (per fare le foto alla luna) e il selettore "Birdwatcching" (per fotografia d'avifauna).

Per quanto riguarda l’obiettivo, esso è composto da 16 elementi in 12 gruppi (inclusi 5 elementi ED e 1 elemento super ED).

Il costo attuale (giugno 2022) di questa fotocamera è di circa 960,00 euro. Facciamo un rapido confronto con una mirrorles Nikon di fascia media, come può essere la Z50. Unita a due obiettivi kit come il 16-50mm VR e il 50-250 VR andate a spendere intorno ai 1.300,00 euro. E gli obiettivi venduti in kit? Il 16-50 mm ha una focale da F/3.5 a F/6.3, mentre il 50-250 mm va da F/4.5 a F/6.3. Obiettivi meno luminosi di quello montato sulla P950. Volete un obiettivo luminoso e professionale come può essere il Nikkor Z 400mm f/2.8 TC VR S? Costa 15.450,0oo euro. No, non è il caso, non è un budget per fotoamatori.

Anche senza scomodare questa costosissima lente, prendiamo il caso di un obiettivo tutto fare come può essere il Nikkor Z 24-200 mm F/4-6.3. Quanto pensate vi venga a costare? Siamo sui 900,00 euro, e non è poi così luminoso...

Quindi non disdegnate le bridge. Possono offrirvi tutto quello che desiderate (comprese le impostazioni in manuale) ad un prezzo molto conveniente, con una buona qualità ottica e d'immagine, la possibilità di lavorare file in formato Raw e un reparto video in 4K.

Ecco alcuni modelli di fotocamere bridge che, per le loro caratteristiche, possono considerarsi delle top di gamma, e potrebbero diventare... la tua fotocamera!

Nikon Coolpix P950

Questa bridge compatta ha uno zoom incredibile da 83x che va dai 24 ai 2000mm! Con un sensore CMOS da 1/2.3" da 16 Megapixel vi permette tutti i generi fotografici possibili ed è una perfetta ccompagna per i vostri viaggi. Naturalmente l'obiettivo è stabilizzato, e ha una buona luminosità (F/2.8-F/6.5). La Nikon P950 può registrare video in 4K, ha un ottimo display snodabile da 3.2", pesa solo 1 kg e 5 grammi e misura 140 x 110 x 150 mm. È entrata nel mercato dal 2020.

Canon SX70

La compatta multifunzione di casa Canon mette insieme un sensore 1/2.3" da 23.3 megapixel con uno zoom ottico 65x (con un range di focali che va dai 21 mm ai 1365 mm equivalenti, con ovviamente stabilizzatore di immagine), uno scatto continuo da 10 fps e filmati in 4K. Il suo peso è di 610 grammi, mentre le dimensioni sono di 127 x 90,9 x 116.6 mm. Disponibile lo scatto in Raw e la possibilità di usarla in modalità manuale. È entrata nel mercato dal 2018.

Panasonic FZ1000 II

Con un sensore CMOS da 1" ((13,2×8,8 mm) da 16 megapixel, la Panasonic FZ1000 II vanta un obiettivo Leica DC Vario-Elmarit con zoom ottico 16x (un 25-400 mmm) di buona luminosità (F2.8/4). Pesa 810 grammi e misura 136,2 x 131,5 x 97,2 mm. È prodotta dal 2019.

Sony RX10 Mark IV

Un AF molto veloce contraddistingue questa bridge che vanta uno zoom 25x e uno scatto continuo fino a 24 fps. Sensore da 1" da 20.1 megapixel. Dimensioni 132,5 x 94,0 x 145 mm, 1 kg e 95 grammi di peso.

Come nella Panasonic, anche in questo caso siamo alla presenza di un obiettivo molto luminoso (F2.4/4.0) della Zeiss - e precisamente il Vario-Sonnar, dalla focale 24-600 mm. Non mancano tutte le tecnologie più evolute che caratterizzano il brand Sony: dalla stabilizzazione dell'immagine, AF rapido ibrido, super slow-motion e video in 4K, app Imaging Edge e Capture One per la gestione dei file Raw.

Qualche conclusione, in breve

La caratteristica negativa delle fotocamere bridge è la dimensione del sensore, troppo piccolo per offrirvi una qualità d'immagine eccellente visualizzandole al 100%. Ma sono molte di più le caratteristiche positive: dall'ottima ergonomia, al peso e dimensioni non eccessive, fino all'ampio raggio di focali che vi permettono la poossibilità di dedicarvi a tutti i generi fotografici.

Il pubblico di riferimento? Amatori della fotografia che vogliono passare ad una maggior consapevolezza nel conoscere le tecniche fotografiche, le regole di composizione, le modalità di priorità di tempi e diaframmi, ecc. Per finire, tutte quelle persone che desiderano portarsi a casa foto comunque buone, dai colori squillanti, di giornate passate con i propri figli, con gli amici o i conoscenti più stretti.

Qualche conclusione per le fotocamere bridge menzionate più sopra? Buona qualità d'immagine (per il sensore leggermente più grande) sono ad appannaggio di Panasonic e Sony. Quest'ultima vanta un'ottima velocità dell'AF e un imbattibile scatto a raffica. Ma queste due non hanno una grande escursione focale come invece la Canon e la Nikon, che in questo ambito sbaraglia la concorrenza con un sorprendente 83x! Come al solito, in campo fotografico, non si può aver tutto. O date importanza alla qualità dell'immagine, o all'utilizzo di focali lunghe. Nel caso siate davvero indecisi... tirate un dado, e a seconda del numero che ne esce, scegliete la fotocamera. L'aleatorietà può essere un criterio molto valido per la scelta, piuttosto di lambiccarsi il cervello e spremersi inutilmente le meningi... perché alla fine siete voi a fare le foto, non la fotocamera!

Oltre le bridge...

Le bridge sono un ponte, come dice il nome. Un ponte tra la fotografia amatoriale e la fotografia professionale. Qualcuna/o di voi potrebbe rimanere affezionato alle bridge, perché gli basta un certo genere di fotografia. Altri le vedranno appunto come delle fotocamere di passaggio. E altri ancora, infine, quel ponte lo salteranno a piè pari, preferendo andare direttamente alla qualità di una reflex, o di una mirrorless. In ogni caso Buone foto a tutti!


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