Con l'arrivo delle fotocamere smartphone in fotografia si è molto spesso parlato del rapporto tra efficienza e portabilità.

Lo smartphone è facile e leggero da portare, comodo da mettere in tasca, facile da usare per la fotografia, e questi sono alcuni dei punti principali che gli hanno permesso di soppiantare le macchine fotografiche compatte, quelle punta e scatta, per intenderci.

Con il Cap Grip lo smartphone diventa più grande, con un ingombro che lo avvicina a quelle fotocamere compatte soppiantate proprio dagli smartphone!

Il rapporto tra praticità ed efficienza non è così facile da essere convogliato in un oggetto tecnologico che ci permetta di fare belle foto in qualsiasi posto e con qualsiasi condizione ambientale. La tattica di marketing iniziale adottata per le mirrorless è stata quella di descriverle come più leggere e più piccole delle reflex. Quanto più leggere e più piccole?

Per fare un esempio la mirrorless Nikon Z9 pesa 1.340 grammi, mentre la reflex Nikon D6 pesa 110 grammi in più, per la precisione 1.450 grammi. Sono le ammiraglie di punta di casa Nikon, perché più si scende di dimensioni più il rapporto e il confronto con gli smartphone privilegia sempre questi ultimi in fatto di praticità, peso e ingombro.

La fotografia computazionale fa poi del suo per farci preferire uno smartphone con sensore da 1/2.5" piuttosto che una compatta con sensore da 1". Non crediate che con le mirrorless cambi qualcosa, anche per quelle più compatte.

Queste ultime semmai peccano a volte di troppa compattezza, tant'è che si avverte - e i produttori anche di terze parti ce lo fanno pesare - che occorrerebbe montare un grip opzionale per avere un'impugnatura più salda quando si vuole montare obiettivi più generosi in peso e dimensione.

E qui viene appunto il bello, perché ho scovato in rete un accessorio che non è per mirrorless... ma addirittura per smartphone. Di cosa si tratta? Di un'impugnatura aggiuntiva, che lo fa sembrare già di più ad una di quelle fotocamere compatte che il mercato degli smartphone ha mandato in crisi di produttività.

Questo Cap Grip viene prodotto dalla cinese Ulanzi in due varianti e un altro oggetto simile viene prodotto dalla cinese JJC – mi sono poi accorto che ci sono tante altre aziende che producono simili accessori. Di primo acchito lo avevo considerato un oggetto degno di una Wunderkammer - le camere delle meraviglie rinascimentali di cui in Italia abbiamo un validissimo esempio nello studiolo di Federico da Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino. Ecco, questo Cap Grip lo metterei nella categoria delle mirabilia - secondo la classificazione degli oggetti delle Wunderkammer del fiammingo Samuel Van Quiccheberg, che pubblicò tra l'altro nel 1565 le Inscriptiones, il primo trattato sui musei a noi noto.

Ebbene, questo Cap Grip ha davvero degli elementi che destano stupore e meraviglia. Come ad esempio il telecomando bluetooth staccabile o la luce selfie con livello di regolazione a 3 luminosità.

O ancora, uno specchio rotondo frontale per controllare la messa in piega, il trucco o l'inquadratura nel caso di selfie.

E non è finita qui, perché nella prima versione di questo Cap Grip (CG01), l'impugnatura nasconde – come in uno scrigno segreto – il cavetto di ricarica.

Tra le tattiche di marketing messe in atto dall'azienda mi meraviglio per una seconda volta e ancor più quando leggo che questo aggeggio è "Compatto e portatile" e si insiste dicendo che è "Tascabile, facile da trasportare, può scattare ovunque!"

Siamo proprio ad un cortocircuito tra efficienza e praticità. Lo smartphone, con questo accessorio, diventa più grande di una fotocamera compatta.

L'impugnatura top di gamma

Più piccola e meno vistosa, più curata e più costosa (il modello base parte da 159 euro, marzo 2024) è l'impugnatura della Fjorden, direttamente dalla Scandinavia, che aggiunge al vostro smartphone dei controlli più professionali come la messa a fuoco, lo zoom, la sensibilità ISO, il bilanciamento del bianco e ovviamente il pulsante di scatto grazie a dei tasti multifunzione posizionati sulla parte superiore - vedete nella foto quei quattro punti gialli? Ognuno ha la sua funzione.

Come potete vedere dalle foto sotto, l'ingombro è più contenuto, e anche il design e i materiali sono molto più curati. Ma soprattutto le funzioni fotografiche sono più interessanti e utili.

Il motto che ricorre in varie pagine del sito del produttore è: Turn your iPhone into a real camera.

Con una mano sola potete quindi inquadrare, regolare i vari parametri e scattare la foto o fare la ripresa video. Il suo ideatore - Victor Henning - ha inoltre pensato di dare a questo accessorio un ulteriore compito: quello di cavalletto, per riguardare le foto o i video realizzati. E, per finire, è anche tropicalizzato.

Per chi ne fosse interessato, ecco il link al sito, dove potrete trovare spiegazioni più dettagliate e altre foto: Fjorden Shop.

Posso dirvi... buone foto?

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