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Ultra-Wide

Il grandangolo spinto negli smartphone

aprile 2024

Gli iPhone sono noti per la loro fotocamera di alta qualità, e uno dei componenti chiave di questa fotocamera è la lente ultra-wide, introdotta per la prima volta con l'iPhone 11 nel 2019 e continuata nelle generazioni successive.

La lente ultra-wide è progettata per catturare un campo visivo più ampio rispetto alle lenti standard. Questo consente agli utenti di scattare foto e video con un angolo di visione più ampio, ideale per panorami, paesaggi, architettura e foto di gruppo. La distorsione delle immagini è presente anche se il software riesce a fare delle correzioni.

Una diversa prospettiva

Un’altra caratteristica offerta da questa lente è la possibilità di ottenere immagini più creative, andando ad accentuare le linee prospettiche si possono ottenere composizioni interessanti.

Le lenti ultra-wide degli iPhone sono progettate per ottenere una buona qualità delle immagini, mantenendo livelli accettabili di nitidezza e dettaglio anche agli angoli dell'immagine.

L'obiettivo ultra-wide degli iPhone corrisponde ad un 13 mm con un angolo di campo di 120°.

Nelle due foto qui sotto lo stesso soggetto fotografato con la lente normale (corrispondente ad un 26 mm) e in seguito con l'obiettivo ultra-wide di un iPhone 12. Notate come si allarghi di molto l'angolo di campo.

Obiettivo ultra-wide Obiettivo ultra-wide

Detto questo, la differenza rispetto ad una lente professionale – per reflex o mirrorless – si vede... eccome. Ma, ripeto, l’essere riusciti ad ottenere immagini di buona qualità con un sensore così piccolo è certamente una piccola rivoluzione. Rimanendo sull’utra-wide degli iPhone, per la foto paesaggistica questa lente può dare molte soddisfazioni. Nelle foto qui sotto ho fotografato il fiume Brenta e la campagna di Treviso. Quando si trovano condizioni meteo ideali, l’effetto prospettico è molto interessante.

Obiettivo ultra-wide Obiettivo ultra-wide

Sulla foto della campagna di Treviso vorrei comunque farvi notare come i due cartelli stradali sulla sinistra siano molto deformati, come schiacciati dall’alto verso il basso. Finché fotografiamo paesaggi naturali questi aspetti non si notano, ma quando passiamo all’architettura il caso è diverso.

Qui il grandangolo deforma abbastanza le prospettive, dandoci una fotografia che si allontana di molto dalla realtà. Colonne, muri, risultano inclinati, quasi in bilico e come se da un momento all’altro potessero collassare e cadere al suolo. Bisogna così intervenire in post produzione per correggere le linee prospettiche.

Nella foto sotto, scattata durante la manifestazione dei Vigili del Fuoco in piazza dei Signori a Vicenza, potete vedere come la lente ultra-wide abbia deformato le finestre e gli archi dell’edificio sulla destra – ho riquadrato la zona con una linea rossa, mentre la sfocatura sulla faccia delle persone l’ho applicata io stesso. Mentre nella foto successiva, scattata con la lente normale, non c’è nessuna deformazione evidente.

Obiettivo ultra-wide Obiettivo ultra-wide

Ancora peggio il caso di questa fotografia alla stessa piazza, dove la Basilica e la Loggia del Capitaniato (o Loggia Bernarda) presentano delle terribili deformazioni prospettiche, tanto che potrebbe sembrare che da un momento all’altro gli edifici possano crollare sulla gente inerme nella piazza. Quindi si interviene in post produzione per rendere la foto più decente e attinente alla realtà, andando però a perdere un poco dell’ampia vista – osservate le due foto qui sotto una di seguito all’altra.

Obiettivo ultra-wide Obiettivo ultra-wide

Quindi l’ultra-wide ha i suoi pro... e i suoi contro. E forse il suo campo di applicazione è limitato al paesaggio naturale. Ma rimanendo sul paesaggio naturale un limite del piccolo sensore degli iPhone (e degli smartphone in generale) lo vediamo quando la luce non è sufficiente ad illuminare il soggetto della nostra foto.

Ecco che viene in aiuto la fotografia computazionale, che non fa altro che ricreare nuovi pixel, impastando il tutto e cercando di offrire una soluzione di compromesso. Le foto fatte da smartphone sono belle finché le guardiamo sul piccolo schermo. Una volta portati su un monitor più grande possiamo vedere molto chiaramente i compromessi software. Nelle foto sotto una vista totale del fiume Brenta e un particolare (crop al 100%) della parte destra. Non vi sembra, più che una foto, un acquerello o un pastello?

Obiettivo ultra-wide Obiettivo ultra-wide

Flare

È abbastanza comune nelle lenti grandangolari avere qualche problema di flare: aloni, striature, linee e punti di luce. Nella foto qui sotto non ero proprio controsole, ma il flare si è presentato comunque.

Obiettivo ultra-wide
Se disponete di un monitor grande guardatevi anche la Gallery con altre foto realizzate con l'obiettivo ultra-wide dell'iPhone.

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