Il bianco e nero in fotografia

Forme, linee, contrasto tra luce e ombra

La fotografia in bianco e nero nasce come mancanza tecnica: agli albori della tecnica fotografica non si era in grado di riprodurre una foto a colori. Con il tempo la tecnologia si affina e la foto a colori diventa un'invenzione che cambierà le abitudini sociali e la percezione della realtà - le prime foto a colori nascono nel 1935 con la pellicola per diapositive Kodachrome, seguita nel 1936 dalla Agfacolor.

Eppure la fotografia in bianco e nero non solo resiste al cambiamento della tecnologia, ma diventa fotografia artistica. Ricercata da moltissimi fotografi professionisti e amatoriali. Dal 2012 al 2015 la Leica ha prodotto la Leica M-Monochrom, una fotocamera mirrorless con sensore full-frame.

Fotografia in bianco e nero

FOTOGRAFARE IN BIANCO E NERO

Per fotografare in bianco e nero, provate ad abituarvi a vedere in bianco e nero. La fotografia in bianco e nero vive soprattutto di forti contrasti tra le zone di luce e le zone d’ombra, e a volte non è facile immaginare come la realtà che noi vediamo a colori diventerà una volta portata in bianco e nero.

All’opposto, l’assenza di colori, aiuta il fruitore della foto a concentrarsi più sulle forme e sul rapporto tra le zone chiare e quelle scure della fotografia. Fotografare in bianco e nero aiuta lo stesso fotografo a concentrarsi maggiormente sugli aspetti della composizione fotografica, perché anche lui sarà meno distratto dai colori.

Fotografia in bianco e nero

Tra le principali forme di composizione fotografica che possiamo utilizzare nella fotografia in bianco e nero vanno annoverate:

  • a) pattern: forme scure e forme chiare possono dare vita a pattern. In questo caso la fotografia diventa un’altra cosa rispetto all’immagine iniziale. Il pattern diventa il soggetto della composizione delegando in seconda scena il soggetto reale della fotografia. È l’immagine che diventa “altro” caricandosi di significati ulteriori che appunto vanno oltre l’immagine rappresentata. Provate a guardare la vostra foto dimenticandovi del significato del soggetto...
  • b) simmetria: soprattutto nella fotografia in bianco e nero la simmetria può diventare il fulcro della composizione, avvantaggiata dal fatto che l’assenza dei colori porta l’attenzione a focalizzarsi sull’essenziale;
  • c) forme e linee: se pensate alla composizione fotografica come un insieme di forme e di linee, la fotografia in bianco e nero, con i suoi contrasti tra il chiaro e lo scuro, non farà altro che accentuare questa caratteristica della composizione.
Fotografia in bianco e nero

La maggior parte delle macchine fotografiche digitale ha delle funzioni che consentono di fotografare in partenza in bianco e nero. Un buon esercizio può essere utilizzare questa funzione per iniziare a fotografare in bianco e nero. Ci abitueremo in questa maniera a “vedere in bianco e nero”.

Fotografia in bianco e nero

Terminato questo esercizio potremmo ritornare alla fotografia a colori e successivamente convertire le nostre foto in bianco e nero.

In fase di post produzione potremmo lavorare con i filtri per accentuare zone di luce o di ombra e aumentarne il contrasto. Avremmo così maggiori possibilità di intervento e potremmo realizzare due o più varianti di una stessa foto in bianco e nero dove il contrasto sarà più o meno accentuato in base al nostro gusto personale.

Fotografia in bianco e nero

High-key e low-key. Predominanza della sovraesposizione o delle sottoesposizione.

Una delle possibilità che ci offre la fotografia è quella di andare oltre all’immagine, e di presentarci una realtà altra, che può caricarsi di diverse connotazioni e stati d’animo: sogno, drammaticità, poesia. Sovraesponendo o sottoesponendo l’immagine abbiamo la possibilità, con il bianco e nero, di andare in questa direzione, suggerendo nuovi universi semantici ad immagini semplici o banali.

Fotografia in bianco e nero

Simbolo e arte del bianco e nero

Bianco e nero sono opposti, e nella nostra simbologia rappresentano l'oscurità versus la luce. A questo possiamo aggiungere molte altre connotazioni, di carattere culturale. Come cattivo (il nero) versus buono (il bianco). E se nelle tenebre noi non vediamo nulla, ecco che un'altra connotazione ci porta a considerare il nero come la parte nascosta della nostra personalità (l'inconscio, se volete) e il bianco come il nostro Io.

L'incontro e lo scontro tra questi due termini antitetici è dirompente e affascinante (sublime direbbero i romantici come Friedrich Hölderlin o Caspar David Friedrich) e porta ad un'immagine che è da decifrare, e che allo stesso tempo ognuno interpreta in base alla sua esperienza e alle sue idiosincrasie. L'immagine è polisemica, e molto spesso si riveste di un significato "artistico".

Gianni Berengo Gardin scattava in bianco e nero. Quando leggo sui suoi libri fotografici che le foto da lui prodotte non sono state modificate con Phostoshop, un po' sorrido, perché il suo primo intervento sulla realtà è stato proprio quello di portarla in bianco e nero - e nessuno di noi, mi risulta, vede il mondo in bianco e nero.

Anche Sebastião Salgado ha fotografato in bianco e nero. In particolare, per il suo reportage sulle miniere d'oro di Sierra Pelada (1986), Salgado presentò le proprie foto alle riviste dell'epoca, che però uscivano a colori, destando grande interesse e ammirazione. La forza delle sue foto fece sì che il suo reportage non fu solo acquistato, ma anche elogiato dalla critica.

La foto d'autore è per antonomasia in bianco e nero?

Assolutamente no. Pensate a due fotografi di genere paesaggistico tra loro opposti nell'uso del colore versus bianco e nero: Michael Kenna e Franco Fontana. In particolare, vorrei farvi notare come nelle foto di Fontana sia il colore ad essere il vero protagonista della foto... e il paesaggio è - forse - un pretesto.

Se con il bianco e nero togliamo verosimiglianza al reale, dall'altro lato possiamo aggiungere connotazioni che possono esaltare non solo sensazioni, ma anche forme e volumi. Il passaggio tra i toni grigi porta infatti a far emergere maggiormente le forme di un soggetto, così come anche la tridimensionalità diventa più evidente. Ma anche le ombre, con il bianco e nero, possono diventare protagoniste della composizione: gli esempi non mancano di certo, ad iniziare da Aleksandr Rodchenko (la sua foto Scale del 1930 ne è un chiaro esempio) fino ai giorni nostri.

Non fermatevi però alle apparenze. Non crediate che il bianco e nero sia l’unica maniera per fare foto artistiche, né la via maestra. Un esempio per tutti: Bruce Davidson iniziò a fotografare in bianco e nero (vedi ad esempio Circus – foto del 1958 circa, edite poi da Magnum nell’omonimo libro del 2007)... ma presto passò al colore. Guardate i suoi scatti... e ne riparliamo ;-)