Il ritratto in bianco e nero

L'espressione intima dei sentimenti

Ritratto in bianco e nero

Il ritratto in bianco e nero è consigliabile nei ritratti narrati o ambientati dove lo scopo ultimo del fotografo sia quello della espressione della personalità più intima del soggetto.

Il bianco e nero ha la capacità di concentrare l'attenzione del fruitore sui tratti più carichi di emotività di un volto o di una persona. L'inclinazione del volto, l'atteggiamento del soggetto, la posizione delle mani e del corpo, trasmettono più di quanto si vede: un atteggiamento, un'emozione, un desiderio. Il colore porterebbe il fruitore dell'opera a distrarsi sugli aspetti cromatici degli elementi della foto (un abito dai colori vistosi, i particolari del trucco, i colori dell'ambiente circostante, mentre il bianco e nero (o la scelta verso il monocromatico) concentra l'attenzione solo su pochi elementi della foto.

Ritratto in bianco e nero

La funzione della luce

Un ruolo importante nel determinare le connotazioni del ritratto è svolto dalla luce. Questa può assumere diversi toni interpretativi. Dal tono drammatico, caratterizzato da luce forte con alto contrasto e zone di oscurità contrapposte a zone di luce, ad una luce soffice che mette in risalto le caratteristiche somatiche del volto. Anche la luce di taglio può dare connotazioni di drammaticità al ritratto. Nel ritratto in bianco e nero il controllo della luce aiuta il fotografo ad ottenere quegli effetti di senso che desidera trasmettere ai fruitori della fotografia.

Unitamente alla funzione della luce, la gestualità e la prossemica del soggetto fotografato aumentano o sottolineano particolari connotazioni emotive.

Ritratto in bianco e nero

La definizione di ritratto di Renzo Chini è particolarmente calzante con il genere fotografico del bianco e nero:

Ritratto è esprimere una persona mediante la sua effigie. Il ritratto, perciò, occupandosi della persona, che è una unità fondamentale di pensiero, sentimento e azione, è sempre ritratto psicologico, altrimenti la figura umana viene ridotta al rango della rappresentazione di una bottiglia o di una coppia d’uova.

Ripensando a questa definizione, e cercando di metterla in pratica in fotografia, ci accorgeremo che nel genere ritratto in generale - e quello in bianco e nero in particolare - possiamo veicolare significati particolari in base alle azioni del soggetto. Possiamo quindi avere un ritratto con il soggetto che compie azioni (ritratto agito o narrato), possiamo avere il soggetto in posa, possiamo avere il soggetto colto in una sua azione o atteggiamento spontanei (foto catturata o rubata), o possiamom utilizzare il contesto circostante dell'ambiente per similitudine o contrapposizione al carattere del soggetto. In questa direzione possiamo andare fino al ritratto con elementi "teatrali", dove chiediamo al soggetto di recitare una parte.

Ritratto in bianco e nero