Fotocamere Polaroid - Stati Uniti
Breve storia dell'azienda e delle sue fotocamere

Questa azienda americana merita sicuramente un accenno. Polaroid nel 1972, quando venne lanciata la SX-70: essa non era in assoluto la prima macchina fotografica a sviluppo istantaneo dell’azienda, visto che già dal 1947 – con la Land Camera Model 95 – si era esplorato questo settore, ma solo con questo nuovo modello il sistema cominciò a produrre fotografie di buon livello, che non lasciavano residui chimici sulle mani e facili da ottenere.
Fu, appunto, una rivoluzione: mai nella storia della fotografia era stato possibile un passaggio così immediato tra la scena immortalata dentro all’obiettivo e la stampa della stessa scena su carta.
La Polaroid non fu solo una macchina fotografica, ma il simbolo di un'epoca e uno strumento di espressione artistica. Venne utilizzata da Andy Warhol, Helmut Newton, Nobuyoshi Araki e molti altri. Per i suoi effetti di vignettatura - dovuti all'utilizzo di obiettivi molto spesso di plastica, può essere considerata una antesignana della odierna lomografia.
Negli anni '90 e 2000, la tecnologia digitale ha eclissato la fotografia analogica e Polaroid nel 2008 ha annunciato la fine delle produzione di pellicole istantanee. Un gruppo di appassionati, chiamato The Impossible Project, ha rilevato l'ultima fabbrica di Polaroid ancora attiva e rimanendo gli unici al mondo a produrre l'iconico formato.
Il 13 settembre 2017 segna il lancio di Polaroid Originals - un nuovo brand dedicato alla fotografia analogica istantanea.
"Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte ritorno della fotografia analogica istantanea" spiega Oskar Smolokowski, CEO di Polaroid Originals. "Questa crescente richiesta va ben oltre l'effetto nostalgia. Nel mondo di oggi, frenico e digitale, un oggetto tangibile al di fuori dello schermo dello smartphone diventa un oggetto prezioso. Unico ed impossibile da riprodurre".